I numeri, si sa, devono essere presi in considerazione con le pinze: quelli di gradimento o di insoddisfazione, quelli relativi al maggiore o minore introito dalle attività commerciali, quelli – anche recenti – riferiti all’aumento o alla diminuzione della presenza dei turisti… Ma un numero è inequivocabile, quello dei residenti in città. Ebbene, l’ultimo dato ci dice che continua la progressiva decrescita del numero degli abitanti di Gorizia, nonostante una sensibile presenza di immigrati residenti.
Al di là delle grida di vittoria o dei preoccupati lamenti per delle cifre sempre discutibili e interpretabili, gli amministratori i maggioranza e opposizione dovrebbero partire da questo fatto e domandarsi come fermare l’emorragia che in pochi anni ha portato Gorizia da oltre 40mila a circa 35mila residenti, ormai tra gli ultimi cinque comuni capoluogo in Italia (di una provincia – fra l’altro – che è anch’essa la quintultima in Italia su 103).
Perché la popolazione diminuisce così sensibilmente? Oppure, perché rimanere o venire ad abitare a Gorizia? La risposta teorica non è troppo difficile, quella pratica è una grande sfida che riguarda tutti i goriziani ai quali è affidata la stessa sopravvivenza della città.
Il fatto è che Gorizia sembra presa dalla malia dell'immobilismo. Non nelle iniziative pubbliche e culturali, ma dalla sua classe dirigente che si tramanda come le dinastie di Ramsete, in cui fratello e sorella si sposavano per non disperdere il potere. Quando si sta tra le mummie, il giovane scappa!Come dargli torto? anche a noi viene voglia, ogni tanto di tagliare la corda.
Io mi pento di esser tornato!
Mah, ottimismo dai!
Buona energia crea energia buona, cattiva energia fa cattiva energia…