Stando al quotidiano locale l’allineamento dei pianeti avrebbe sortito l’effetto: 750mila euro per le cabine degli ascensori al castello più 200mila per eventuali variazioni di progetto (o forse per le spese derivate dai mesi di stallo nei lavori, prima a causa della casetta di via Franconia e ora del “blocco” imposto dalla Soprintendenza dato il – ben prevedibile – ritrovamento di reperti archeologici). La Regione “tondo-valentiana” in tempi di grande crisi per risparmiare esclude parte degli immigrati dall’accesso ai servizi sociali, nel contempo rifiuta di discutere i privilegi della propria “casta” ed eroga ulteriori due miliardi di vecchie lire agli inutili ascensori da piazza Vittoria al Castello (60 metri di dislivello!!!)
Insomma, come scritto negli articoli odierni, l’ascensore deve andare avanti “senza se e senza ma”, almeno da parte dell’amministrazione comunale la quale, è bene ricordarlo:
– da anni evita qualsiasi incontro pubblico finalizzato a spiegare ai cittadini come sarà trasformata la collina del Castello.
– non ha tuttora presentato a tutti una plausibile aggiornata previsione dei costi di gestione del delicato marchingegno.
– non ha mai predisposto una proiezione riguardante il rapporto tra costi e benefici in termini di ricaduta turistica: da notare che “se” si prende per vero il dato trionfalmente sbandierato dall’assessore Devetag di 48mila visitatori al Castello nel 2010, “se” si suppone che di questi 48mila nemmeno uno sia entrato due volte e “se” tutti – nessuno escluso – sono da considerare potenziali utilizzatori degli ascensori… se così fosse si tratterebbe di 131 visitatori al giorno, con una cabina che ne dovrebbe contenere 40 alla volta!
– non ha mai preso in considerazione l’ipotesi – anche da questo blog riproposta – dell’esistenza di un sito archeologico importante sotto le fondazione dell’attuale castello, definendo addirittura “un muretto” quella che potrebbe essere la più antica testimonianza dell’esistenza in loco di insediamenti abitativi precedenti il famoso 1001.
E così via… di se e di ma ce ne sono abbastanza per riempire un’enciclopedia; ai goriziani non resta altro che aspettare la primavera 2012 per cambiare il segno politico dell’amministrazione e sollecitare chi vincerà le elezioni a riparare i danni che sono già stati inferti all’immagine della città.
Sarebbe interessante capire se in consiglio regionale c'è stato dibattito su questa scelta. Con i problemi economici della regione, la disoccupazione e la mobilità, oltre al precariato, si possono spendere tutti questi soldi? Leggono i consiglieri regionali che in città c'è opposizione alla costruzione? veramente cadono le braccia a vedere come vanno le cose.
A quanto risulta non si è trattato di un emendamento bensì di un finanziamento deciso ad hoc e passato a maggioranza in Prima Commissione "950mila euro a per il completamento delle opere previste per l'accesso al Borgo Castello dal centro cittadino". Quindi lo specifico punto non è stato votato dall'aula bensì direttamente inserito nella Variazione di bilancio. Tutta farina di Tondo, Valenti e il centro destra regionale che rifiutano di discutere il finanziamento sul Comparto Unico e investono di più sull'inutile giocattolone goriziano. Mah!
950.000 euro divisi per 35.000 (abitanti a Gorizia) fanno 30 euro a testa. Anche chi non ha soldi, chi è senza lavoro, bambini, e nonni compresi.
Una famiglia di tre persone darà solo per questa piccola parte dei lavori 100 euro all'ascensore di Romoli.
Caro sindaco, se li volevi tanto questi ascensori perché non li hai fatti con i tuoi soldi?
Noi i nostri pochi soldi vogliamo spenderli in altro modo!
Giusto, basta con chi ci mette le mani in tasca di continuo e non per prendersi solo le monetine.