È uno dei temi che lasciamo quasi sempre in subordine in campagna elettorale o, di corollario ad altre tematiche, quali lavoro, cultura, istruzione, sociale, sanità, giovani. Tematiche importanti che fanno appeal poiché tangibili e subito riscontrabili. L’ambiente, purtroppo, no, non è perfettamente tangibile… a meno che non si è sensibilizzati da notizie che riportano eventi eccezionali o particolari. Eppure l’ambiente fa parte di noi, siamo noi parte dell’ambiente. Se l’ambiente si ammala, ci ammaliamo anche noi. È una conseguenza inevitabile.
Portare l’ambiente come priorità di ogni programma elettorale dovrebbe essere una cosa logica, imprescindibile da altre tematiche, ovvero con una consapevole programmazione per il rispetto e miglioramento dell’ambiente, organizzare di conseguenza ogni altro tema.
La qualità dell’aria di Gorizia è accettabile, non è di per sé una città inquinata, a parte qualche episodio, – dicono i dati – come altre città ben più ampiamente popolate o zone altamente industrializzate. Ma migliorare l’ambiente, però, è auspicabile e doveroso. Fare di Gorizia, quindi, un modello di rispetto per l’ambiente, è possibile?
Ma non bisogna pensare solo al territorio comunale, in quanto l’ambiente non ha confini.
È necessario coinvolgere i comuni vicini, coma Nova Gorica, Mossa, Savogna d’Isonzo per una polita ambientale comune. In quest’ottica, la mobilità (traffico privato, trasporti urbani, rete di ciclabili), il riscaldamento degli edifici, sia pubblici che privati, l’inquinamento derivato dai siti industriali, la gestione delle acque, i rifiuti, l’energia elettrica dovrebbero diventare una “gestione” condivisa e auspicabilmente organizzata meglio per migliorarne la qualità.
Non solo, ma in prospettiva, questo territorio potrebbe diventare un laboratorio europeo di applicazione di buone tematiche ambientali ed esempio da seguire, e incentivando l’ insediamento di aziende dedicate alla “green economy”, favorendo la sperimentazione in loco, per esempio di mezzi a basso o nullo impatto ambientale o quant’altro sia auspicabile per un futuro miglioramento dell’ambiente.
“Il mondo non ci viene in eredità dai nostri padri, ma lo abbiamo preso in prestito dai nostri figli”. nc
Un ragionamento molto valido, aggiungerei solo una riflessione sull'inquinamento acustico. Questa problematica colpisce oltre la città anche le zone extraubane. Probabilmente nella maggior parte dei casi sono situazioni difficili da risolvere se provocati da grossi impianti e mezzi meccanici o agricoli.
Per quanto riguarda invece l'inquinamento provocato dai mezzi di trasporto basterebbe aggiungere al collaudo degli stessi anche un controllo su tali emissioni ed estendere lo stesso anche alle due o tre ruote.
Cemento Zero; basta nuove costruzioni!!!!