Il nuovo tratto di pista ciclabile che parte dalla base del cavalcavia della rotonda di sant’Andrea per raggiungere il tratto iniziale di via Terza Armata è stata realizzata in modo adeguato: percorso protetto, asfalto colore mattone.
Peccato che non si sia pensato anche di fare anche un tratto verso via Trieste. Peccato che in via Terza Armata finisca all’altezza della prima concessionaria di auto; e peccato che non sia stata nemmeno presa in considerazione la possibilità o, meglio, l’improbabile possibilità, di raggiungere questa fine/inizio della ciclabile quando si viene dalla direzione opposta, ovvero da via Vittorio Veneto: ci si troverebbe a percorrere contromano un breve, ma assai pericoloso tratto si strada!
La cosa più pratica ed auspicabile sarebbe quella di proseguire, quindi, con la ciclabile/ciclopedonale sul lato destro della via (lato concessionarie) fino ad arrivare all’incrocio con via V. Veneto, da realizzare sul fosso già parzialmente coperto e canalizzato.
Per continuare la ciclopedonale, la strada potrebbe essere allargata, includendola, all’altezza dei recenti insediamenti abitativi, quelli vicini al semaforo, utilizzando lo spazio delineato dalla linea dei pali in cemento dell’illuminazione pubblica. In questo modo, si risolverebbe anche il problema della mancanza di marciapiede, più volte richiesto dai residenti.
Dal semaforo, poi, la ciclabile potrebbe proseguire in via della Scuola Agraria accanto alla fila di parcheggi posti lungo il muro di cinta dell’ex sanatorio per continuare con quella già esistente di via Blaserna. La carreggiata sarebbe meno ampia per il traffico automobilistico, ma l’attuale larghezza poteva essere giustificata solo quando la Casa Rossa era l’unico valico internazionale e quindi l’afflusso di traffico era notevole e comprendeva anche i TIR. Non solo, ma con una carreggiata ridotta, si spingerebbe molto di meno sull’acceleratore…
nc
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