Allora, riassumendo all’inizio della settimana decisiva per le candidature alle “primarie” del centro sinistra goriziano…
Sembra che alla fine i nomi sulla scheda elettorale saranno soltanto quattro, a meno di ormai improbabili sorprese dell’ultimo minuto.
I quotidiani danno in pole position Giuseppe Cingolani, designato dall’assemblea degli iscritti pd con un voto “bulgaro” al quale non hanno però partecipato molti “dissidenti” oltre ai fisiologici astensionisti. Alle preferenze provenienti dal partito si aggiunge il “pacchetto” della Slovenska Skupnost che ha incoronato – in questo caso sembra senza sostanziali dissensi – il segretario cittadino del pd come proprio candidato. In effetti la posizione di Cingolani sembrerebbe – in politica il condizionale è sempre d’obbligo – blindata, anche grazie a una considerazione da parte della stampa locale molto meno “pressante” rispetto alle scorse settimane…
Gli altri tre candidati attendono l’inizio della campagna elettorale per proporre gli specifici programmi nell’ambito del “manifesto” da tutti sottoscritto: senza banchetti esterni hanno raccolto celermente le cinquanta firme, hanno “rallentato” l’impazienza di chi avrebbe voluto già scrivere ai giornali le proprie preferenze, hanno tenuto un profilo basso per ciò che concerne interviste e comunicati stampa… Si preparano serenamente alla rispettiva “mission impossible”, alla ricerca di un consenso da cercare fuori dagli ambienti partitici: se idv (con Valentinsig) e sel (con Del Ponte) perseguono anche il fine di una maggior conoscenza e di un più efficace radicamento sul territorio, il forum (con Bellavite) e la federazione della sinistra hanno piena consapevolezza di poter raggiungere l’obiettivo solo convincendo le persone ad andare a votare sovvertendo dalla base il pronostico che presenta come vincente chi è sostenuto dall’apparato logistico del partito di maggioranza relativa in città.
Naturalmente tutto è possibile, compresa la variabile della discesa in campo in extremis di Collini oppure del convergere dei suoi (certamente molti) sostenitori e dei “dissidenti pd” su uno dei candidati alternativi. Una cosa è certa: durante il valzer delle candidature non è mai emerso il nome di una donna… Peccato!
Non si incontrano donne perchè le donne non hanno quasi mai giocato con i soldatini, ma accudivano i bambolotti. Nelle primarie si parla di chi si posiziona lì, chi sta dietro a quello, quale è la trincea di quell'altro, argomenti lontani dalla sensibilità di molte donne. Si dovrebbe in verità ragionare su come la sinistra non rappresenti il mondo femminile, nè quello giovanile e prendere sul serio queste questioni. Comunque è apprezzabile il candidato che almeno questi problemi se li pone.