Interessante questa mattina, trascorsa ascoltando alcuni rappresentanti goriziani del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. Il quadro emerso dalla nutrita serie di incontri non è rassicurante: l’allargamento della zona commerciale presso l’Ikea di Villesse (oltre 80.000 mq!) oltre a provocare grandi ripercussioni sul piccolo commercio sottrae all’agricoltura provinciale molti terreni. La cementificazione va di pari passo con l’investimento sui grandi centri commerciali “colpendo” in questo modo anche il settore produttivo artigianale, già di per se stesso fortemente penalizzato dalla crisi. Inevitabile è stato anche il riferimento alle mai risolte problematiche relative alle accise che incidono meno sull’offerta slovena rispetto a quella italiana, con immediate ed evidenti ripercussioni soprattutto per ciò che concerne le benzine e i tabacchi.
Insomma, contrariamente a quanto dicono molti politici nazionali e nostrani, “niente va ben” e il candidato che uscirà vincitore dalle primarie del centro sinistra goriziano dovrà lavorare molto: sarà indispensabile mettere subito da parte le schermaglie che hanno accompagnato questo delicato periodo, tirarsi su le maniche e affrontare con tutte le categorie cittadine, provinciali e d’oltre confine provvedimenti immediati per invertire la rotta. Per tornare a infondere speranza e desiderio di investire sul futuro della città.
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