Molti gli spunti dalla lettura dei quotidiani locali.
Colpiscono i titoloni – forse un po’ troppo titoloni in rapporto alle proporzioni di una vicenda che deve essere ancora chiarita – su Stefania Atti, agli arresti domiciliari per una questione legata all’assegnazione delle badanti (“dietro compenso”, sostiene l’accusa) da parte dell’apposito ufficio provinciale da lei coordinato. Nell’attesa che sia fatta chiarezza nelle sedi giudiziarie voglio ribadire piena fiducia nei confronti di Stefania, con la quale ho avuto modo di collaborare attivamente non soltanto nel corso della campagna elettorale del 2007 ma anche spesso successivamente: ho trovato in lei sempre attenta, competente e piena disponibilità, soprattutto quando si trattava di venire incontro alle esigenze delle persone più deboli ed emarginate.
Si parla poi della statale 56bis, con Valenti che ha ancora il coraggio di dire che “entro un mese l’iter burocratico” sarà compiuto: una manciata di chilometri che darebbe finalmente respiro a Lucinico e maggior fluidità all’accesso a Gorizia. Un lavoro clamorosamente arenato da ben oltre un decennio fin dai tempi dello stesso sindaco Valenti. Giusta la rabbia di Tuzzi e con lui di tutti i Lucinichesi (e non solo!), sagge le parole di Cosma il giovane che ricorda le promesse mancate del sindaco Romoli del quale era stato per tre anni portavoce.
Alle vicende dell’Azienda Sanitaria è meglio dedicare un altro post: sulla specifica situazione isontina interessante la risposta del direttore generale Cortiula alle critiche di una forza politica locale: viene sottolineato tutto lo sforzo compiuto finora per cercare una soluzione alternativa all’attuale fatiscente sede del Centro di Salute Mentale, compresa l’inaugurazione del nuovo “centro” a Selz. Si tratta di grandi investimenti di energie finanziarie ed umane per rendere veramente degno dell’eredità basagliana il dipartimento di salute mentale di Gorizia.
Ovviamente si parla anche delle “primarie”, con un confronto sui programmi dei quattro candidati relativamente al mondo giovanile e – in particolare sul Piccolo – i reiterati “rumors” relativi alla possibile discesa in campo di Collini in caso di bassa affluenza alle urne.
Andrea Bellavite
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