Ha ragione Cingolani quando, come ha fatto ieri sera durante l’incontro con Serracchiani e Maran, sottolinea il percorso lineare della coalizione del centro sinistra goriziano e le qualità dei quattro candidati; molto opportuno anche il suo appello all’alta affluenza alle urne che certamente darebbe valore alla festa delle primarie, il prossimo 6 novembre.
Fa meno bene ad “attaccare”, implicitamente ma senza lasciare spazio a possibili equivoci, il “candidato ombra” Collini: un po’ perché il personaggio – invocato a gran voce dal centro sinistra nelle precedenti tornate elettorali – è molto conosciuto e giustamente stimato a Gorizia; un po’ perché la sua assenza dalle primarie non deriva certo dal “non essere all’altezza della situazione” – come forse senza volerlo si lascia sfuggire il candidato del pd e dell’unione slovena – bensì da un ragionamento politico che merita rispetto; un po’ perché in questa fase del percorso verso le amministrative di primavera di tutto c’è bisogno fuorché di approfondire ulteriormente i solchi scavati tra le varie componenti del pd goriziano.
Dal 7 novembre in poi la parola d’ordine del candidato vincente alle primarie – si auspica con una forte legittimazione da parte di tanti voti espressi da tantissimi elettori – deve essere “unità”: data per scontata la lealtà dei quattro candidati che sosterranno “senza se e senza ma” (anche se con molti “come?”) l’eletto, sarà urgente e indispensabile appianare le difficoltà che hanno caratterizzato gli ultimi due mesi. E sarà necessario anche cercare di allargare la base del centro sinistra anche alle componenti della vita cittadina che non hanno legittimamente ritenuto utile il “passaggio” delle primarie. Tutto questo sarà possibile solo con l’aiuto e il convinto sostegno di tutti, anche di chi avrebbe preferito far convergere le preferenze pd su Ceccotti, anche dello stesso Collini e dei suoi sostenitori…
a si?
… perchè allora non avete candidato Collini, invece di Bellavite?
(dedicato a ps…)