Da Giovanni Civran una testimonianza coinvolgente, per non dimenticare…
Affido a questo spazio virtuale un’immagine che ho serbato a lungo; 12 anni e mezzo, ad essere precisi. Un ricordo mai sopito del tutto e risvegliato in modo improvviso da una notizia apparsa oggi su ANSA e che – in calce al mio sfogo – riporto integralmente. Scelgo di scrivere le parole che seguono perché sgomento: da anni ho voluto credere che si trattasse di problemi ormai risolti nell’area della “ex cortina”, anche nella steppa più lontana.
Floresti è una municipalità appena fuori la grande Ploijesti, capoluogo del Prahova, iudetul della Romania centrale, luogo di incontro tra la pianura Valacca e la Pedemontana transilvanica.
A Floresti sorge, o meglio, rimane qualcosa di un vecchio sanatorio. Vi andavamo tra il 2000 e il 2001 con Suor Marisa a vedere come stavano alcuni bambini segnalati dalla Direzione per la Protezione dei Bambini. Casi gravi, più gravi di altri. Sottoprodotti della disumanità cui era demandato alle “Suore straniere” il compito di farsene carico solo quando ormai sopraggiungeva l’ultima settimana di vita. Allora si doveva essere tempestivi: arrivare e portare via la creatura non appena fosse giunto il permesso da parte della burocrazia romena. Se vi erano speranze di salvarne qualcuno dipendeva dalla velocità con cui si interveniva. Correre a Floresti, consegnare le carte, prendere il corpicino ancora vivo. Portarlo nella casa famiglia di Cimpina sperando di salvarlo, trasformandolo in un bambino. Quello che c’era tutto intorno, dietro ai cancelli verdi scrostati e arrugginiti del sanatorio infantile di Floresti è molto vicino a quello che riportano oggi, dalla Russia.
Ed è passato evidentemente solo il tempo, nulla più.
“Russia: orfanotrofio-lager, 27 morti per denutrizione. 15 ottobre, 12:25
MOSCA – Un orfanotrofio-lager, con una trentina di bambini morti in gran parte per denutrizione o soffocamento da cibo: l’istituto degli orrori è stato scoperto a Miski, nella regione siberiana di Kemerovo, dove sono ricoverati 400 bambini con malattie congenite che impediscono loro di muoversi e/o di mangiare. Negli ultimi due anni e mezzo ci sono stati 27 morti e sono spariti 670 mila rubli (16 mila euro) versati dallo Stato per l’ assistenza ai piccoli una volta maggiorenni.
Ora la procura locale ha aperto un’inchiesta e il direttore dell’istituto, indagato per negligenza colposa e abuso d’ufficio, si è dimesso. Tutto è partito dalla morte per denutrizione di un bambino di 11 anni, che pesava solo 10 kg. “Abbiamo visto bambini in tali condizioni solo nei documentari sui campi di concentramento nazista”, ha commentato indignato il procuratore Oleg Zaratovski, come riferisce il tabloid Komsomolskaia Pravda. Su 27 decessi, come accertato dalle autopsie, 11 sono stati causati da soffocamento da cibo: le infermiere, infatti, alimentavano per via orale anche i piccoli che dovevano essere nutriti solo con la flebo.”
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