A Milano quest’anno hanno votato alle “primarie” circa 67.000 persone, alle elezioni del sindaco hanno partecipato 673.000 votanti; per Pisapia si sono espresse alle primarie circa 33.000 persone, al primo turno elettorale 316.000. Insomma, grosso modo alle primarie ha votato circa il 10% degli elettori; curiosamente anche il candidato che ha vinto le primarie ha ottenuto in esse circa poco più del 10% dei voti complessivi ottenuti al primo turno.
A Torino le primarie hanno chiamato al voto circa 53.000 persone, delle quali circa 30.000 hanno votato per Fassino; al primo (e unico) turno elettorale sono andate a votare circa 450.000 persone e oltre 255.000 hanno scelto, subito, il sindaco. Ha dunque votato alle primarie circa l’11,7% dei cittadini, Fassino ha ottenuto alle primarie l’11,7% dei voti ottenuti alle amministrative.
Il dato è davvero curioso: in entrambi i casi la percentuale votanti primarie/elezioni è più o meno uguale a quella dei voti ricevuti dal candidato sindaco alle primarie e alle elezioni.
Ciò non è accaduto nel caso di Trieste dove il dato delle ultime primarie del centro sinistra è stato davvero deludente: 4400 voti contro i circa 20.000 delle primarie precedenti (tenutesi in vista delle elezioni comunali del 2006). In questo caso Cosolini ha ottenuto circa 2500 preferenze a fronte delle oltre 41.000 ottenute al primo turno (vincerà a man bassa al secondo, aiutato anche dalla clamorosa disgregazione del centro destra triestino). I votanti al primo turno furono 185.000; le nostre percentuali ci dicono che alle primarie ha votato appena il 2,3% (contro il “solito” 11% del 2006) e che Cosolini ha ottenuto alle primarie il 6,10% dei voti ottenuti alle elezioni.
Un ultimo dato “nostrano”: le ultime “primarie” sono state quelle per la scelta del presidente della Provincia, sempre nel 2006. La competizione a quattro (Gherghetta, Persi, Primosig, Buttignon) portò al voto 6025 persone, il 6,2% dei quasi 96.000 che si presentarono al voto; Gherghetta ottenne 2465 voti, il 5,4% dei 46.297 ottenuti alle elezioni.
Dunque, concludendo: nei casi migliori (Milano, Torino) il livello di partecipazione è di oltre il 10%, nel peggiore (Trieste 2011) si è al 2,3 (ma nel turno precedente si era oltre l’11%). In tutti i casi il candidato vincente alle primarie è risultato vincitore anche alle amministrative.
Se le primarie di Gorizia seguiranno il trend di Milano, Torino e “Trieste 2006” i votanti potrebbero essere intorno al numero di 2100 – 2200 su circa 21.500 elettori; se invece prevarrà il trend di Trieste si arriverebbe a poco più di 600 elettori e il vincitore dovrebbe incrociare le dita e sperare nel “suicidio politico” del centro destra!
Ecco perché si è detto e scritto che “l’asticella è a quota 2000″… I numeri sono numeri, ciascuno poi li può interpretare come vuole.
NB finale: alle primarie citate hanno votato anche immigrati regolarmente residenti e giovani tra i 16 e i 18 anni; non essendo possibile scorporare il dato, occorre tener presente che una parte degli “aventi diritto” al voto alle primarie non risulta tra gli aventi diritto al voto amministrativo.
certo che i numeri contano, anche perchè il problema è quello di vincere le elezioni e non solo quelle primarie. Il candidato che uscirà dalla contesa deve avere la competenza di essere del tutto autonomo dalle segreterie e di mettere su una squadra competente ed onesta senza dovere rendere conto ad altri, dentro e fuori il partito. Mi ricordo quando Brancati annunciò la sua squadra e si vide che la preoiccupazione principale era stata quella di soddisfare i supporter. Molti già allora persero un bel po' di entusiasmo che pure la sua elezione aveva suscitato. Disperdere quel patrimonio fu l'inizio di un percorso in salita.
Apprezzo i due post in risposta ai miei commenti di ieri…
Bene un po' di analisi, giusto per mettere al livello giusto l'asticella… e non consegnare il candidato sindaco del c-sx alle facili ironie di Collini… In sintesi, 2000 votanti sono utopici mentre 1600 un ottimo risultato. OK?
Le uniche primarie paragonabili sono quelle del 2002 (Brancati-Cressati). Votarono appunto – se ricordo bene – circa 1600 cittadini…
Le primarie Persi-Gherghetta anndrebbero viste sul dato goriziano e non su quello provinciale per poter essere paragonate…
Altro dato interessante sarebbe quello delle primarie di Prodi (giusto per misurare la massima partecipazione goriziana possibile… roba da asticella per salto in alto "lunare"…) o quelle del PD (più o meno da solo… sia in era Veltroni che in era Franceschini/Serracchiani…)
… dal Piccolo del 17/17/2005
(neanche 6 anni son passati… ma sembra preistoria, dati i ritmi e le schizofrenie delal politica italica…)
"… Nel capoluogo si sono recati al gazebo dei Giardini 2240 persone: una fila continua per l’intera giornata e c’erano cittadini che attendevano di esprimere le proprie preferenze pochi minuti prima delle 22. A Gorizia Prodi ha ottenuto il 79,9 per cento, Bertinotti il 12,1, Pecoraro Scanio il 2.7 e via via gli altri candidati.
L’affluenza è andata oltre le più rosee previsioni e anche il successo di Prodi supera le attese della vigilia. Gorizia è stato il comune dove si è recato a votare il maggior numero di cittadini, mentre la maglia nera spetta a Dolegna con appena 16 votanti…"
vabbè i numeri ma se alle primarie vanno a votare in tre vince chi di voti ne prende due!
basta coi numeri e fuori i programmi, che ci sono e sono differenti.
Candidati diteci quello che volete fare per Gorizia!!!
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