Perchè una volta tanto non cambiare registro ed essere di esempio per tutti?
Il prossimo 12 dicembre, nel corso della seconda parte del Consiglio Comunale iniziato ieri sera, saranno nominati i sette rappresentanti del Comune di Gorizia che determineranno insieme ai 7 colleghi di Nova Gorica e Sempeter/Vrtojba le sorti del Gect “goriziano”. Al di là delle perplessità su uno strumento importante “costruito” forse con troppa fretta, impantanato per oltre un anno nelle burocrazie dei Palazzi romani e per ora alquanto limitato… il Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale potrà funzionare e raggiungere obiettivi ben più ambiziosi di quelli “di partenza” solo se i “nominati” saranno scelti in base alla competenza: dovranno infatti interagire non solo con i Comuni limitrofi ma anche e soprattutto con l’Unione Europea, con i rispettivi Stati nazionali e con la regione Friuli Venezia Giulia.
Già circolano le “solite” proposte: “3 alla maggioranza consiliare, 1 alla minoranza, 1 alle università, 1 alla camera di commercio e 1 come presidente”; “no, almeno due all’opposizione!”, “Allora faremo 6 a 1” e così via. Non è questo il modo di impostare il problema, sarà possibile una volta tanto superare la logica della lottizzazione e mettersi d’accordo su sette personalità “al di sopra delle parti”, veri “tecnici” – come si usa dire oggi?
La nomina “sindacale” del presidente dell’Istituto di Musica è un capolavoro al contrario: il curriculum non presenta alcuna caratteristica di capacità gestionale, di coordinamento di consigli di amministrazione, neppure di competenze musicali se non una non meglio specificata “cultura sulla musica classica”… Sarà questo il criterio con il quale verranno distribuiti i prestigiosi “posti” nel Gect?
Ci si augura – ma senza troppe illusioni – che non sia così. Che invece ogni gruppo consigliare possa proporre più nomi non necessariamente della propria parte ma riconosciuti da tutti come molto competenti in materia e che si possa arrivare a votare una lista condivisa di 7 professionalmente eccellenti, tra i quali uno da indicare come primo presidente (nel caso in cui non tutti i 14 conoscano bene sia lo sloveno che l’italiano, sarebbe come minimo da richiedere una perfetta conoscenza della lingua inglese, sia per ciò che concerne i rapporti con Bruxelles che per le “assemblee” goriziane che non dovrebbero prevedere interpreti): i “politici” (cioè in questo caso le Giunte e i Consigli Comunali) offriranno gli indirizzi appunto politici, ma i “tecnici” saranno chiamati ad attuarli, indipendentemente dal fatto che “comandino” la destra o la sinistra. Quindi dovranno esser anzitutto “bravissimi”, indipendentemente dal loro orientamento al voto.
Un sogno?
sì.
Il curriculum del presidente dell'istituto di musica: formazione professionale e forze armate, aggiunto a penna che gli piace la musica classica. Risposta di devetag: ma l'importante è che sia pragmatico. Si facciano avanti i periti e i ragionieri, c'è posto.
Aggiungo che se un nostro figlio avesse mandato un curriculum simile al call center lo avrebbero respinto, imputando alla scuola che non esercita a scrivere. Invece chi manda i curriculum alla nostra giunta non si preoccupa nemmeno di ristampare il file, tanto sanno che è un pro forma.