Come previsto, quella di ieri è stata una serata importante nel percorso verso le ormai vicine primarie del centro sinistra goriziano.
L’incontro sul welfare del Comune in tempo di crisi ha consentito l’ascolto di alcuni relatori d’eccezione: Furio Honsell e Luciano Patat rispettivamente sindaco di Udine e di Cormons; Fabiana Martini vice-sindaco di Trieste; Cristiana Morsolin, assessore politiche sociali di Monfalcone.
Tra i tanti punti toccati nella conversazione: la relazione tra crisi economica e disagio esistenziale; la perequazione fondata sulla certezza che il miglioramento della qualità di vita di chi fa più fatica avvantaggia anche le categorie più benestanti; il coraggio di investire sulla dignità della persona rifuggendo l’assistenzialismo, come antidoto anche economico alle ristrettezze del presente; i rischi dell’Azienda Sanitaria unica e la necessità di una maggior attenzione ai problemi del territorio; la creatività nella ricerca di soluzioni inedite e la necessità di seguire percorsi condivisi con il “sociale”… Insomma, un dibattito estremamente ricco di spunti utili alla buona amministrazione della città!
Il confronto successivo tra i quattro candidati alle primarie e i rappresentanti delle categorie economiche e produttive di Gorizia è stato interessante perché ha consentito ai partecipanti di farsi un’idea sulle opportunità e sulle criticità del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura territoriali. La mancanza di un limite di tempo ha tuttavia costretto il dibattito nell’ambito del solo ascolto, rinviando al “dopo primarie” ulteriori comunque indispensabili approfondimenti. Le soluzioni ai problemi prospettate con dovizia di particolari da qualche candidato lasciano per ora il tempo che trovano, stante che gli enormi auspici di bene futuro per la città dovranno misurarsi con la concretezza di situazioni delicate e a volte drammatiche. Il che non significa che non si debba sognare, ma che i sogni si possono realizzare soltanto se si è in grado di costruire e coordinare unità operativa fra tutti i soggetti interessati…
Sono forse questi i primi obiettivi della prossima giunta comunale: quello di impostare un welfare in grado di coniugare il sostegno ai soggetti che vivono in città con il diritto (e di conseguenza anche il dovere) di cittadinanza e di partecipazione all’amministrazione dei beni pubblici; e quello di ridare fiducia a una città desolata chiedendo a tutti di rimettersi in gioco – valorizzando ciascuno secondo la propria competenza e responsabilità – per dare ad essa una chance per il suo futuro. In relazione con Monfalcone e tutta la Provincia della quale è capoluogo, con la zona internazionale delle valli dell’Isonzo e del Vipacco della quale è naturale perno, con la Regione Friuli Venezia Giulia e con il resto della Slovenia.
interessante veramente l'incontro sul welfare. Spunti, idee nuove, proposte concrete. Una boccata di ossigeno dopo le politiche dei pacchi dono, della carità, della Befana che si sono fatte in questi anni. Niente di paragonabile a quanto ha detto Honsell e cioè che è la disuguaglianza ha far star male non solo i poveri ma anche i ceti medi, impauriti ed angosciati dallo smottamento della società. La solidarietà diventa allora non un fatto morale ed etico, ma eminentemente politico e pratico: tutti stiamo bene in una società come meno disuguaglianze. Altro che la borsa della spesa di Natale!
un incontro interessante, senzaltro un dei pochi che in sti ultimi tempi gà fat svolar al temp senza che se accorgemo, e anzi saria stà bel poder aprofondir ancora (se podarà vedar de farghene altri cussì, su sti temi che ne toca tuti?)