Quanto tempo è passato dalle “primarie”? Sarà stata la settimana del cambio di Governo, sarà una generale accelerazione dei processi finanziari e sociali… sta di fatto che i tempi del Governo Berlusconi e della locale “campagna” per le Primarie sembrano confinati in un’altra era.
E’ evidente che se il centro sinistra vuole vincere le prossime amministrative gli slogan di quei giorni (liberiamo le energie di Gorizia, non s’è mai visto che…, il “nostro” primo passo per cambiare Gorizia e così via) devono quanto prima lasciare il posto a proposte precise e concrete, corredate da documenti, nomi e cognomi, studi di fattibilità. La pena è soccombere di fronte a un sindaco Romoli più in forma che mai, che sembra aver studiato con precisione millimetrica i tempi per inaugurare strade, trasformare finanziamenti in progetti esecutivi, avviare relazioni costruttive con i Comuni limitrofi sloveni, addirittura aprire spazi culturali del tutto impensati come la presentazione del libro “Il duce ha sempre ragione” di Luciano Patat (incontro peraltro purtroppo disertato dai cittadini). Se – come tutto lascia presagire – Romoli riuscirà a smarcarsi dall’agonizzante Pdl nonché a imbarcare sul suo carro i litigiosi centristi e terzopolisti oltre ai già “colliniani” del Pd, la partita per la coalizione che sostiene Cingolani si preannuncia assai difficile! Tanto più che Tondo darà tutte le mani possibili regionali per “salvare” il centro destra goriziano, che sembrano scongiurate le elezioni politiche in primavera e che l’effetto caduta di Berlusconi è già adesso del tutto depotenziato.
Partita difficile, ma non impossibile: a condizione che esistano un gruppo di lavoro coeso ed entusiasta “unito nella diversità”, proposte precise e ben documentate, una chiara differenza rispetto ai programmi del sindaco uscente. Perché ciò si possa realizzare il candidato sindaco dovrebbe lavorare molto in questi primi mesi: 1. per creare una squadra operativa con le forze più fresche e convinte presenti in ciascuna delle sei formazioni che hanno voluto le primarie; 2. per circondarsi di un gruppo di “tecnici” (italiani e sloveni) competenti in grado di trasformare le tante parole finora proferite in progetti realmente sostenibili; 3. per comunicare in tempo reale con adeguato ufficio stampa la propria posizione a fronte della prevedibile già avviata invasione mediatica romoliana, sottolineando gli aspetti positivi “soffiati” al centro sinistra (per esempio la pedonalizzazione di Corso Verdi) e marcando fortemente le differenze (per esempio gli ascensori al castello – vero punto dolens dell’attuale amministrazione, la cementificazione della città, il centro commerciale/mega parcheggio nella zona del mercato, il mega parcheggio di via Manzoni).
Sono adempimenti previ al “consumarsi le scarpe” su e giù per la città, possibile e auspicabile solo potendo trasmettere “molte idee e non confuse”!
Andrea Bellavite
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