“Senza la manovra l’Italia sarebbe fallita”,’ “sacrifici duri ma necessari”, “i mercati ci avrebbero affossato”… Sono le frasi ricorrenti di Monti, Napolitano, dei quotidiani, di molta parte dell’opinione pubblica da questi ottimi influenzata. Sì ma… Ma nel frattempo gli indici di borsa non rivelano controtendenza decisamente positive, il plurinominato spread è tornato oltre i 500 punti, si è ancora lontani da un gesto praticamente poco “produttivo” ma simbolicamente molto pregnante quale la riduzione dei privilegi ai parlamentari (ma quelli che adesso sono in prima fila nel chiederla dove erano nei venti anni precedenti?), addirittura nel consiglio regionale del fvg un’ampia maggioranza trasversale ha rinunciato a rinunciare tagliando i vitalizi a partire dai successori (i quali, c’è da scommetterlo, troveranno a loro volta il modo per “rifilare” lo pseudosacrificio a chi li seguirà).
E allora, tutto questo tassare e tagliare, a che giova se non a calmare per qualche giorno le agenzie specializzate e le conseguenti fibrillazioni delle speculazioni finanziarie? Cosa potrebbe fare sperare che dopo le tre megamanovre del 2011 non ce ne dovranno essere altrettante o di più nel 2012? Esiste realmente un’idea sulla base della quale tracciare un percorso verso un futuro sostenibile o si è di fatto costretti a navigare alla giornata, incrociando le dita e sperando nel buon cuore degli oscuri reggitori della finanza mondiale?
Nel frattempo l’Italia delle categorie e corporazioni manifesta ancora una volta il suo volto: giusti i sacrifici, ma non a casa mia. Così ognuno cerca di salvare il salvabile e a rimetterci le penne sono sempre gli stessi: i vescovi regionali dai loro stupendi e solitari immensi palazzi storici invitano tutti alla sobrietà e al rispetto delle leggi; i mega pagati deputati, senatori e consiglieri regionali atteggiano il volto alla più contrita serietà e preparano la prossima vacanza sugli sci; l’amministrazione comunale goriziana piange i milioni di euro che non arriveranno dalla Regione e ne butta via altrettanti per costruire gli inutili ascensori al castello.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole…
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