La Chiesa cattolica italiana è ancora in tempo. Dopo aver piazzato alcuni tra i suoi più significativi rappresentanti nelle posizioni chiave del governo Monti e dopo aver predicato la necessita di affrontare con serenità i sacrifici che ci attendono, potrebbe finalmente condire il tutto con un bel gesto. Se accettasse solo il gettito dell’8 per mille corrispondente all’intenzione dei firmatari e non al numero complessivo dei contribuenti, otterrebbe circa mezzo miliardo di euro in meno (che andrebbero nelle casse dello Stato) ma in cambio un grande incremento di una credibilità attualmente abbastanza in calo.
Per quanto riguarda l’esenzione ici hanno ragione gli esponenti della chiesa quando dicono che beneficiano degli stessi vantaggi previsti per le onlus e le associazioni di volontariato che si sostituiscono alle “mancanze” dello Stato. Ci sono però almeno tre “ma”: il primo riguarda l’effettivo uso sociale degli istituti religiosi (quante costruzioni ecclesiastiche sono state costruite come “casa dello studente” o “centro di accoglienza” per ottenere contributi? Quanti istituti religiosi romani hanno pagato l’ici per case che di fatto erano alberghi, almeno fino a quando nel 2000 hanno dovuto adeguarsi a causa delle più che legittime rimostranze degli albergatori di Roma che mal sopportavano una simile irraggiungibile concorrenza?); il secondo riguarda il principio di sussidiarietà a volte invocato per giustificare il diritto alla libertà di iniziativa, altre volte per supplire alle mancanze dello Stato, che dovrebbe limitarsi a ringraziare ed esentare; il terzo problema riguarda tutte le onlus: perché non togliere a tutti, senza eccezioni, le esenzioni, impegnando lo Stato a compiere il proprio dovere gestendo in proprio l’assistenza ai poveri o garantendo l’esistenza solo a quegli enti che sono in grado di stare in piedi con le proprie gambe, anche pagando le tasse? La bontà non ha prezzo, si dice spesso. Bene, quindi paghi l’ici come tutti!
Nessuno può obbligare la Chiesa, ma se facesse liberamente anche un piccolo passo in questa direzione avrebbe ben altra voce in capitolo e sfuggirebbe ai fin troppo facili sarcasmi di chi l’accusa di predicare bene e razzolare molto male!
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