A leggere Il Piccolo di oggi c’è alquanto da rallegrarsi: “è finito il tempo del no se pòl”, annuncia l’assessore Guido Pettarin che ha illustrato insieme al Sindaco Romoli le iniziative che il prossimo anno potrebbero essere finanziate con il cospicuo contributo regionale previsto dai PISUS (Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile). Le mura del castello, la piazza san Rocco, Corte sant’Ilario, i parchi cittadini, le piste ciclabili: tutti i piani di ristrutturazione sembrerebbero uscire dal libro dei sogni e diventare realtà. Bene? Sì, benissimo…
Tuttavia l’ottimismo di Pettarin e l’interventismo quasi ossessivo del Romoli ormai formato 2012 sono da posporre all’uso del condizionale: il finanziamento previsto da parte della Regione è nel complesso di 18.500.000 euro, da ripartire tra i Comuni che ritengano di presentare domanda. Ora la richiesta sembra sia stata inoltrata da una quindicina di amministrazioni, tra le quali ovviamente i capoluoghi di provincia oltre ad altre cittadine dalle dimensioni cospicue come ad esempio Monfalcone. Ora, l’importo minimo previsto per ogni PISUS è di 3 milioni, quello massimo di 6: anche solo immaginando che il “bottino” sia distribuito equamente solo tra i capoluoghi di provincia (si può facilmente prevedere l’insurrezione dei centri “minori”) la quota spettante a Gorizia non potrebbe superare i 4 milioni e mezzo. Più facile ipotizzare un finanziamento minimo di 3 milioni suddiviso per 6 Comuni oppure, con i tempi che corrono, temere di non rientrare fra i vincitori del bando; difficile però pensare che – alla vigilia delle amministrative nell’unico Comune capoluogo ancora in mano al centro destra – la Giunta regionale di centro destra non cerchi di sfruttare in qualche modo l’occasione…
Quindi, purtroppo, il trionfalismo di Pettarin e Romoli deve fare i conti con la realtà: tutto ciò che “arriverà” sarà da accogliere con soddisfazione, ma nella presentazione dei progetti ai cittadini si tenga presente il detto popolare (reso ancor più celebre dal Trap) “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
Detto che vale anche per noi. Quello che appare è veramente uno straordinario attivismo di Romoli che inanella una serie di successi e gode di grande visibilità. Urge ricordare ai cittadini che il calo demografico, i lavori pubblici come l'ascensore, il disinteresse ai problemi del lavoro, la inconsistenza della politica culturale, il fatto di essere, come politico quotato e di prestigio del PDL, responsabile anch'egli del disastro economico e sociale prodotto da Berlusconi, sconsiglino un prolungamento del suo mandato. Ma, come dicevo, nemmeno noi abbiamo il gatto nel sacco, anzi, 'sto gatto è veramente difficile da catturare