Oggi c’è stato il saluto a Gabriella. La chiesa di via Montesanto era troppo piccola per contenere una folla silenziosa e commossa, composta soprattutto da tanti giovani. Il “segno” delle ininterrotte visite al post precedente e la ricchezza dei commenti di familiari, amici e soprattutto di tanti studenti rilevano la forza della sua personalità e incoraggiano a proseguire sul suo stesso cammino.
Ciao Gabriella…
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Se dovessi indicare un cammino che a Gabriella sarebbe piaciuto e di cui avevamo parlato tanto e a lungo, sarebbe una riflessione sulla scuola e sull'insegnare. Al di là delle rivendicazioni economiche, la professionalità docente dovrebbe soffermarsi su cosa insegnare nel XXI secolo, sul fatto che esistono scelte troppo precoci per i giovani che sono avviati, per questioni spesso di censo e di classe, a certi studi piuttosto che ad altri, e via dicendo. Se la scuola è un elemento centrale del paese, è altrettanto evidente che di essa non si parla quasi mai, se non per il bullismo o per la sua inefficienza. Gli studenti dimostrano invece che bravi insegnanti segnano la vita. Ma come si fa a diventare un bravo insegnante in una scuola migliore? I tantissimi impegni ci hanno sempre fatto rimandare questa riflessione. Farla sarebbe un bel modo per mettere a tema quello che lei desiderava e su cui ha impegnato la sua vita.