Sono strane le reazioni dei partiti alle proposte e alle iniziative del Governo Monti. La linea del rigore e la (sacrosanta) intensificazione della lotta contro l’evasione fiscale dovrebbe piacere all’Italia dei Valori che invece è all’opposizione; l’annunciata deburocratizzazione della macchina statale dovrebbe piacere alla Lega che porta avanti una durissima (e sfacciata, data la permanenza al Governo fino a poco piu di un paio di mesi fa…) opposizione. Invece Pdl, Pd e Udc – che almeno in teoria dovrebbero essere per opposti motivi contrari all’azione di un Governo che obiettivamente cerca di far piangere contemporaneamente sia i poveri che i ricchi – sembrano talmente entusiasti da parlare già di portare dalla propria parte il Monti in occasione delle elezioni politiche del 2013. Ciò non va a detrimento del Governo dei tecnici, che – piaccia o meno – porta avanti con competenza e coerenza un programma di adeguamento e di asservimento dell’Italia alle bizze del sistema finanziario globale; bensì della politica con la “P” maiuscola, che non sembra proprio più abitare da queste parti. Del resto, in un Paese nel quale i giovani ricercatori sono costretti a emigrare all’estero, la filosofia è appannaggio dei cantastorie e la teologia di strapagati uomini di “spettacolo”, non c’è troppo da meravigliarsi se la gente si beve tutto e riesce ancora a votare pochi cinici padroni del vapore e tanti miseri (anche se straricchi) leccapiedi che ne garantiscono gli interessi.
Non credo che la gente si beva tutto, tutto bevono coloro che nei partiti hanno passato l'intera esistenza frullandosi il cervello. Un esempio: il Walter Veltroni il quale parla, a proposito di articolo 18, di "santuario da mettere in discussione". Ma questi ci sono o ci fanno? Per me c'è bisogno come non mai di politica, filosofia e pure di teologia, ma fatta seriamente, non politicamente corretta, come è stata fino ad ora, in cui ci siamo sciroppati pensieri deboli e affini. Una bella serie di incontri sull'urbanistica e sui beni comuni, così possiamo parlare di ascensori, posteggi e mercati e vivacizzare la campagna elettorale.