Sulla questione della casa circondariale di Gorizia il sindaco Romoli ha davvero poco da polemizzare con il candidato del centro sinistra Cingolani. Quest’ultimo non ha fatto altro che constatare ciò che molti prima di lui – compreso lo stesso Romoli – avevano già evidenziato: la struttura di via Barzellini è fatiscente e – nonostante la competenza e la dedizione del personale carcerario – la detenzione di persone in tale contesto viola i più elementari diritti della persona.
Se poi si debba cercare un altro sito o ristrutturare (oggi il sindaco riferisce di futuribili 26 milioni di euro grazie al decreto “svuotacarceri”!!!) quello antico è questione tecnica; si potrebbe anche ipotizzare – al di là delle giuste preoccupazioni di Cingolani/Maran e come proposto da tanti anni – la chiusura tout court delle case circondariali, l’esecuzione della pena inferiore ai tre anni in strutture protette alternative, l’applicazione reale della Legge Gozzini sulla pena riabilitativa e non punitiva, la revisione delle di fatto rovinose leggi sull’immigrazione e sulle dipendenze responsabili in buona parte del sovraffollamento in ogni parte d’Italia…
Tornando a Gorizia e tenendo presente che non c’è alcun motivo che imponga la chiusura del Tribunale in assenza del carcere, la responsabilità di Romoli consiste nell’aver avuto chiaro il problema (ancora nel 2008 rispose con uno scandalizzato “è impossibile vivere in quelle condizioni” a una precisa interrogazione del Forum)e nel non aver fatto nulla per risolvere i problemi di coloro che sono stati detenuti da quattro anni in qua: né una provocatoria ordinanza di sgombero per motivi igienico ambientali, né una protesta clamorosa contro il Governo Berlusconi del tutto insensibile su questo punto, soltanto sopralluoghi tecnici e ricerca di soluzioni che oggi sembrano giungere dal cielo grazie a un intervento del pratico governo Monti.
Si chiuda immediatamente la prigione di Gorizia, si renda dignitosa la vita di chi lo “abita” e di chi ci lavora… e si continui nel frattempo a discutere sulle future soluzioni.
ab
Non meraviglia che re ettore I non si preoccupi dei detenuti di serie B, quando ha militato in un partito dove i possibili detenuti erano di livello molto superiore. Ognuno ha i suoi criminali, chi i piccoli spacciatori o ladruncoli, chi i banchieri che inventano i mutui subprime e la cartolarizzazione del debito, così mandano in malora interi paesi.I primi stanno in via Barzellini, i secondi comandano