Ed ecco il quinto capitolo…
Lavori inutili che pagheremo noi
Negli ultimi tempi al Forum abbiamo seguito in particolare alcuni lavori.
1. L’area di via Trento è stata trasformata, col solito sistema dell’urbanistica contrattata, da area servizi in area residenziale e area per uffici. Che abitazioni ed uffici non servissero è dimostrato dal fatto che quel lavoro non va né avanti né indietro: nessuno compra e la costruzione dell’edificio è praticamente ferma. Nel frattempo, d’accordo con il Comune, l’impresa ha realizzato, con soldi pubblici, i marciapiedi e, sempre con soldi pubblici, dovrebbe realizzare dei parcheggi e delle zone verdi all’interno dell’area. Ci servono parcheggi e verde pubblico in quella zona? Nessuno li reclama, quindi la risposta è no. Allora per quale motivo il Comune li ha finanziati? Ma visto che li ha chiesti all’impresa perché non pretende siano portati a termine?
2. Sulla funicolare, si è detto praticamente tutto: è un’opera pubblica che semplicemente non serve a Gorizia e distrugge il patrimonio naturale e culturale della collina del castello. E’ stata decisa e portata avanti da sindaci che si sono sentiti abilitati a compiere qualsiasi cosa perché uomini del fare e chi non era d’accordo veniva bollato come quello del “no se pol”. E poi si vantano, come fa Romoli, di essere degli amministratori di condominio. Ma qual è quell’amministratore di condominio che spende i soldi dei proprietari senza nemmeno dire loro quanto costa quel lavoro? Quanto costerà far funzionare e mantenere quell’opera che i proprietari non hanno nemmeno scelto di avere? Perché l’amministratore Romoli non vuole discutere del suo operato al punto da non lasciare che si svolga nemmeno il referendum attraverso il quale i ‘proprietari cittadini’ avrebbero potuto esprimere il loro pensiero al riguardo.
Ma Gorizia non è affatto un condominio e un sindaco non deve comportarsi come un amministratore. In un condominio chi più ha, più conta e poche persone sono in grado si prevaricare molte altre. Gorizia invece è di tutti in egual misura, è un bene comune. A Gorizia i giardini pubblici e i servizi sociali, l’ospedale e le scuole, le vie e le piazze, gli edifici pubblici e la collina del castello sono beni che tutti i cittadini hanno in comunione. E un sindaco dovrebbe sentirsi tutt’altro che un amministratore di condominio.
3. Anche dei centri commerciali si è discusso a lungo: dove essi sorgono distruggono il piccolo commercio e il piccolo artigianato, prosciugando le economie locali e dissolvendo i rapporti sociali fra i cittadini. L’ingresso da Trieste è di fatto un centro commerciale! Brutto? E’ stato il Comune a farlo così! Ma si continua con la stessa politica urbanistica: è a buon punto un progetto ancora più nefasto. Il centro commerciale di via Boccaccio, se realizzato, determinerà la fine del centro storico di Gorizia.
4. Un altro lavoro pensato dal Comune è la casa delle automobili prevista in via Manzoni. E’ un ecomostro di più di dieci mila metri cubi di cemento armato, con due piani fuori terra e altri due interrati. Villa Luise, l’ex Provveditorato agli Studi, l’ex Ospedale e il Pneumologico, i valichi, la Stella Matutina, l’ex Banca d’Italia, l’ex Collegio Filzi, l’ex Stabilimento Bagni Pubblici e tanti altri splendidi edifici storici abbandonati stanno andando in rovina e qual’è la risposta dell’amministrazione comunale? Fare una nuova casa in cemento armato per le automobili! Ma l’assurdità di questa operazione priva di senso è che il parcheggio oggi non si paga, domani sì.
Il project financing funziona così: il Comune regala ad un’impresa la possibilità di far soldi usando i nostri denari. L’impresa realizza a sue spese un’opera e, poi, per un bel po’ di anni, ne riscuote gli utili della gestione per rientrare alla grande del capitale investito. Una pacchia per chi viene a Gorizia a spennarci, con l’avvallo dell’amministrazione comunale. E non è finita, perché alla fine della fiera l’impresa lascerà in loco l’ecomostro: sarà (evviva!) tutto nostro e a quel punto bisognerà ricostruirlo (perché sarà ormai inadeguato e probabilmente mal conservato), o demolirlo. E tutto questo con i nostri soldi!
Se veramente servono altri parcheggi, le strade attorno a via Manzoni sono un serbatoio enorme non utilizzato. Come in tutte le città del mondo, basterebbe disporre alcune vie a senso unico e organizzare dei posti macchina a pettine: et voilà, il gioco è fatto. Gratis! Ve lo giuro, è così: ho verificato su una mappa e sono centinaia i posti che se ne ricaverebbero. E se alla Conad o alla Camera di Commercio serve un park, lo facessero con i loro soldi sotto quello squallido capannone dove sono adesso! E non a spese nostre!
E’ davvero una pena…
… ricordare che l’area di Via Trento, la funicolare, il centro commerciale di via Boccaccio e l’ecomostro, sono operazioni progettate da un’amministrazione di sinistra che verranno realizzate da un’amministrazione di destra (o viceversa, ma speriamo di no!).
Paolo Sergas (fine quinta parte – continua)
Rispondi