Mentre all’opinione pubblica viene rifilata la solita polpetta riguardante le “violenze” dei “no tav” condite dall’ormai ordinaria azione incosciente di manipoli di provocatori raramente identificati, mai condannati, il risultato si va delineando: un’opera immane, contestata in tutti i suoi elementi progettuali da insigni esperti e da decine di migliaia di cittadini pacifici e competenti, sta per essere iniziata. Milioni di euro hanno già preso la via delle tasche dei progettisti, miliardi contribuiranno a risanare i bilanci delle ditte (visibilia et invisibilia) che parteciperanno alla divisione della torta: soldi pubblici investiti in un’opera faraonica prima della progettazione della quale non si sono neppure volute prendere in considerazione le “ragioni” degli oppositori, con un diktat ripetuto dai capi di governo di centro destra centro sinistra o tecnici. “Tacere bisogna e andare avanti”, dice Monti…
… Proprio come ha detto finora Romoli a Gorizia, dove nessun cittadino è stato mai interpellato per la realizzazione degli ascensori al castello (voluti di fatto dalle amministrazioni di centro destra centro sinistra e centro destra): nessun referendum (cassato quello proposto dal Forum che aveva raccolto in un pomeriggio centinaia di firme a sostegno), nessuna previsione sui costi di gestione, nessuna proiezione scientifica sul rapporto tra costi e benefici, nessuna assemblea pubblica per la presentazione del progetto. Con i soldi dei cittadini si ferisce la collina del castello, si stravolge il panorama da piazza Vittoria, si costruisce un’opera che in tempi di grande “magra” risponderà alle esigenze di cassa di progettisti e ditte: essi metteranno in pratica l’ideale romoliano, tutto meno che “politico” del “so bén mi cosa se devi far”!
Gorizia è una ribalta (per fortuna) troppo marginale per i teleguidati provocatori black blok, a maggior ragione i “no lift” sono ancora in tempo per manifestare pacificamente contro un assurdo e dannoso sperpero di denaro pubblico: uno spreco in grado di mettere in ginocchio lo stesso Romoli, in questo caso pessimo (e probabilmente consapevolmente) amministratore di condominio.
con la differenza che i no lift hanno presentato i progetti e i disegni, mentre per i no tav bisogna prendere l'atlante per capire dov'è la val di Susa e non si capisce, visto che la tv non mostra, il tracciato della ferrovia, il traforo, la galleria, niente di niente. Almeno Bruno Vespa fa vedere i plastici delle casette degli orrori! Comunque sono d'accordo che bisogna riprendere la battaglia NO LIFT, tiriamo fuori nuovamente il progetto dei tre ascensori e le balle spaziali che bisogna tornare i soldi alla regione e che entro marzo 2011 si farà l'assemblea pubblica, come disse Del Sordi.