Ricordate Catalano ad Alto Gradimento: “E’ meglio un uovo oggi e una gallina domani”?
L’uovo oggi è la quasi settimanale inaugurazione di strada piazza palazzo museo che il Romoli propone ai cittadini: centro storico ristrutturato, piazza sant’Andrea, via D’Annunzio, Gect con presidenza Frattini, questo sabato il bel palazzo De Grazia.. Tempo di raccolta per il sindaco amministratore di condominio, raccolta di consensi popolari da trasformare in consensi elettorali. Come dimostrato dall’ovvio scioglimento della riserva e dalla candidatura al rinnovo del mandato.
La gallina domani è la certezza che si può fare di più: il candidato sindaco e la sua coalizione di centro sinistra possono serenamente riconoscere quanto il Romoli – uomo solo al comando – è riuscito a realizzare, sottolineando con garbo e senza inutili inasprimenti della contesa che non tutto è oro quel che luccica (come potrebbero dire ad esempio coloro che sono finiti al pronto soccorso dopo essere scivolati sui lucidi nuovi marmi di piazza sant’Andrea). Ma la carta vincente sta nell’interpretare la volontà dei cittadini che non si attendono solo la realizzazione dei desideri immediati di un benessere e di un benestare che presto per quasi tutti saranno soltanto un antico ricordo. Aspettano piuttosto l’occasione per sentire che la città appartiene a loro, che anch’essi hanno voce in capitolo nelle decisioni che li riguardano, che non vogliono vedere stravolta la collina del castello solo perché un padre-padrone decide cosa e bene e cosa è male per loro, che per quanto riguarda i rapporti tra le città confinanti non si accontentano di uno strumento operativo ma “puntano” a una reale integrazione di progetti ed intenti, che ritengono i più deboli non dei problemi da risolvere ma delle risorse da valorizzare, che pensano la propria storia come una straordinaria opportunità per ritrovare la vocazione all’unità fra i popoli e le culture, non come una specie di parco giochi dove trascorrere le ore libere…
Bén venga l’uovo oggi dunque, bén venga anche la candidatura del sindaco uscente che in un momento disastroso per il suo partito che ha portato l’Italia alle soglie del baratro e la regione fvg ai minimi storici di credibilità, ha il coraggio – anche se dopo aver ottenuto sufficienti rassicurazioni sulla “tenuta” dei suoi “moderati” (Un Zotti “moderato”?) – di sottoporre al giudizio dei suoi cittadini la sua opera quinquennale.
Ma bén venga soprattutto la gallina domani, cioè una nuova amministrazione di centro sinistra capace di ridare ai cittadini di ogni lingua e cultura l’orgoglio e la dignità di essere e sentirsi “goriziani”.
Ab
Comunque la destra non è riuscita a creare una nuova classe dirigente, come aveva promesso. Non è in grado di promuovere i suoi giovani, figuriamoci gli altri! Non è pensabile che il rinnovamento arrivi in città sulle spalle di un uomo che alla fine del mandato avrà quasi 80 anni. Grande stima per gli anziani, ma il paese e la città non possono tagliare fuori i giovani dal lavoro, dalla politica, dal sapere, dalla scuola, da tutto, perchè le vecchie generazioni non vogliono mollare niente.