Interessante comunicato dell’Ufficio Stampa del candidato sindaco Cingolani relativo agli ascensori al Castello: “A Gorizia è in costruzione una inutile cattedrale nel deserto che ha già devastato col cemento il più bel panorama cittadino: l’impianto dei tre ascensori al castello. Purtroppo l’attuale Giunta, che ha affidato l’appalto dei lavori nel giugno 2010, non ha mai fornito alcuna previsione di spesa gestionale. Perciò sarà compito della nuova amministrazione effettuare uno studio sul rapporto tra gli enormi costi e gli eventuali benefici, informando e consultando i cittadini”. Lo afferma il candidato sindaco Giuseppe Cingolani che sottolinea anche come “il sindaco uscente sembra essere consapevole della contrarietà della maggior parte dei cittadini allo sperpero di denaro pubblico che si sta consumando: due milioni e mezzo di euro solo per le pure spese di costruzione, senza contare gli oneri che deriveranno dall’evidente rallentamento e ritardo dei lavori. Per i lavori realizzati finora è stato speso un milione 200mila euro. Egli stesso infatti non cita mai gli ascensori tra i risultati della sua amministrazione, e tende anzi a coprire l’opera con una cortina di silenzio, oppure ne attribuisce le responsabilità ad altri. Chissà perché poi sempre a Brancati e mai agli iniziatori ed ideatori dell’impresa, cioè l’ex sindaco Valenti e l’allora ed attuale assessore Devetag”. Cingolani spiega che “dopo aver promesso per anni ed invano che “entro quindici giorni” avrebbe convocato una pubblica assemblea, ha anche dato “buca” in occasione delle due ottime assemblee convocate dal Forum nell’aula del Consiglio Comunale, dopo aver assicurato la presenza. Inoltre ha continuato ossessivamente a dichiarare, anche nel dibattito televisivo di giovedì, che il progetto non poteva essere in alcun modo modificato. Ha smentito l’articolo 5 della Finanziaria regionale 2005, cercando goffamente di definirlo “un semplice ordine del giorno”. In quell’articolo, che è invece Legge della Regione, si affermava che i fondi del Millennio di Gorizia potevano essere utilizzati anche per riqualificare vie e piazze del centro storico, e che quindi “l’amministrazione regionale è autorizzata a ridefinire i limiti di impegno decennale già assegnati al Comune di Gorizia, a seguito di richiesta di aggiornamento del programma straordinario per il millenario della città.” Secondo il candidato del centrosinistra, la devastazione del colle del castello “è quindi responsabilità del sindaco uscente, che ha così assecondato il desiderio del suo assessore Devetag, che ha sempre definito la risalita meccanica “il volano per il rilancio turistico e culturale della città”. Rilancio di cui si dovrà occupare il prossimo sindaco in modo ben più efficace, ad esempio – conclude- con la costruzione di pacchetti turistici transfrontalieri che uniscano offerta turistica, culturale e commerciale, o dando finalmente vita al museo diffuso del Novecento”.
Cingolani sugli ascensori al Castello
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