Scorrendo i nomi dei candidati alle prossime amministrative se ne incontrano alcuni che letteralmente da decenni dominano la scena politica goriziana. A chi si lamenta per la situazione in cui versa la città (calo demografico, fuga dei giovani alla ricerca di migliore fortuna, assenza progettuale, lavori dissennati con sperpero di denaro pubblico, scarso appeal turistico…) è bene ricordare che negli ultimi vent’anni Gorizia è stata amministrata per 15 dal centro destra: dieci anni da Valenti, che nei dieci successivi ha determinato l’andamento di Forza Italia e poi Pdl cittadini dominandole come capogruppo in Comune, sedendo contemporaneamente sugli strapagati seggi regionali e che ora si ripresenta tranquillamente per l’ennesima volta alla caccia del suo “sicuro” elettorato; gli ultimi cinque da Romoli, che già prima dell’era Valentiana era consigliere comunale quando esisteva ancora il Msi, poi consigliere e assessore regionale, deputato, mente occulta della destra goriziana. Sono loro che hanno sostenuto le campagne nazionali a causa delle quali l’Italia è stata governata per anni da Berlusconi che ha gettato discredito e ridicolo su tutti gli italiani, sono loro che hanno consentito alla Regione fvg di emanare leggi leghiste che perfino il Governo di centro destra ha impugnato come razziste davanti alla Corte Costituzionale, sono loro che hanno contribuito con i partiti di appartenenza a portare la città a un livello di depressione ed emarginazione mai visto in precedenza. Come possono proporsi ancora come aggiustatori dei danni che hanno contribuito a creare? Speriamo che gli elettori si rendano conto che votare i partiti che hanno portato l’Italia, la Regione e la città in questo stato significa perpetuare uno stato di fatto sempre più pericolosamente lontano da ciò che dovrebbe caratterizzare una democrazia moderna.
gente di un altro millennio
problemi da XXI secolo