Un tempo le campagne elettorali erano un’occasione per far conoscere ai cittadini le linee ideologiche e i programmi attuativi dei diversi partiti e gruppi politici: le mitiche tribune politiche di Jader Jacobelli potevano anche suscitare qualche sbadiglio, ma il bravo giornalista sapeva porre gli interrogativi giusti e consentire agli ascoltatori di avere qualche idea in più in vista del voto.
Un tempo… Sì, perché adesso le cose vanno molto diversamente e al confronto sulle idee si sostituiscono la battuta a effetto, la retorica rituale da “paese delle meraviglie”, soprattutto l’insulto e la denigrazione di chi la pensa diversamente. Due esempi degli ultimi giorni: il tentativo (fallito) di Romoli di trasformare il suo ultimo discorso da sindaco di tutti in comizio pre-elettorale di parte con tanto di insulto a Gorizia ritenuta città senza dignità prima del suo avvento; la scomposta reazione di Cosma, Devetag e dello stesso Romoli alla proposta di ricordare ufficialmente con una targa la battaglia di Gorizia. Non una meditata riflessione, non un approfondimento svolto con un minimo di metodo scientifico, non un confronto sulla base di adeguata documentazione… Solo l’insulto sistematico di fronte alle argomentazioni di chi ne sa di più, il comunicato stampa influenzato solo dal pregiudizio, addirittura (oggi) l’accusa di “nostalgia del muro e delle tragedie del Novecento al punto da volerne la ricostruzione virtuale” (così l’assessore al “parco culturale”) rivolta a chi ha dedicato anni della propria vita allo studio critico sistematico della storia di questo territorio.
Che pena! Meno male che la città continua ad andare avanti nonostante i suoi amministratori e che i suoi cittadini continuano ad essere consapevolmente degni di essere goriziani: checché ne dicano i loro coordinatori di condominio.
Ho letto le angosciose domande di romoli. Perchè l'anpi fa adesso lo scoprimento? perchè non in settembre, data della battaglia? Perchè proprio in campagna elettorale? Vorrei tranquillizzare il sindaco. L'azione non è fatta contro di lui, è celebrata il 21 solo perchè siamo in vicinanza del 25 aprile, che, ricordo, è la data nazionale della liberazione in Italia,realizzata con lo sforzo sinergico delle truppe alleate e dei partigiani, dopo 20 anni di dittatura fascista, particolarmente dura nella nostra zona.