Risveglio amaro. Tutta Italia, anzi tutta Europa sembra scossa da un’ancora pacifica ondata di ribellione e di democratico cambiamento, Gorizia in clamorosa controtendenza premia con l’aumento dei consensi i compagni di merende (politicamente parlando) di: Silvio Berlusconi, Nicole Minetti, Maria Stella Gelmini, dott.(!) Renzo Bossi e compagnia “bella”… Ovunque – con più o meno fatica – entrano nelle istituzioni gruppi e volti nuovi, a Gorizia sono esclusi dal Consiglio Comunale un movimento civico di alto profilo politico culturale come il Forum per Gorizia e i suoi rappresentanti riconosciuti da tutti, perfino dalla “maggioranza”, come un valore aggiunto alla vita della città. La stessa città che ha votato l’altro anno i referendum sull’acqua e sul nucleare quest’anno “premia” chi ha sconquassato un colle per un inutile ascensore, ha assistito praticamente impotente al tracollo di alcuni settori economici (benzina e tabacchi, giusto per fare un paio d’esempi), alla chiusura di un esercizio commerciale su due, all’inarrestabile tracollo demografico… Non è facile analizzare la situazione, in particolare rispondere per ora a una prima domanda: perché il centro destra ha vinto così facilmente (tutto si può dire, ma sembra un po’ azzardato affermare che non sia un grande successo una vittoria al primo turno in tempi di tracollo generale, con 17 punti percentuali di vantaggio sul candidato della coalizione unita del centro sinistra e resistendo alla performance “grillina”)? Occorre cercare di comprendere quali siano le agenzie che orientano al voto, in altre parole le strutture di potere che danno il via libera all’uno o all’altro schieramento a partire da interessi non sempre evidenti: il consenso si crea attraverso l’universo mediatico, ma in realtà locali contano molto la presenza, il consiglio, la pacca sulla spalla, anche la promessa personale o di gruppo (“Non con noi? Ahi ahi ahi!”). Sono sistemi, legami tra famiglie e grandi elettori che intersecano le associazioni di categoria, le realtà imprenditoriali, le dinamiche socio assistenziali, i rapporti spesso clientelari con le realtà parrocchiali… Non ci si può spiegare la performance di Romoli né solo con il suo ritornello “ho lavorato bene” (ha avuto lo 0,5% in più rispetto alla tornata precedente e complice l’astensionismo ha perso ben 1500 voti rispetto al 2007!) né con la debolezza degli sfidanti che ce l’hanno messa tutta ma forse non sono riusciti a riconoscere e a scalfire le vere “centraline del potere”. Occorre andare molto più a fondo rispetto alle analisi calcistiche con il bilancino, cercare di comprendere lo stato d’animo dei cittadini, capire quali sono i meccanismi che orientano le loro scelte: affrontare il “caso” di una città che forse non ha ancora fatto i conti con la propria storia, non è uscita dalle pastoie degli eventi del XX secolo, non ha ancora abbattuto i propri muri. Insomma, c’è bisogno della “psicoanalisi di una città”.
Hai detto bene: contano le relazioni, le ambizioni, le aspettative legittime di ognuno che sa che per andare avanti è opportuno stare con chi ha a sua volta relazioni, conoscenze, ecc. Mi pare che il potere abbia sempre funzionato così ed è per questo che governano bocconiani, finanzieri ecc. e non impiegati, operai ed insegnanti. Qui a Gorizia evidentemente l'egemonia culturale di alcuni è molto forte, causa anche la piccolezza della città, il suo passato, l'età media,la scarsità di possibilità di carriera, ecc. Il problema del centro sinistra, con il Forum dentro a questo, sia chiaro, è che questi temi non sono quasi mai stati oggetto di analisi, nè mai è stato chiaro a quale platea di potenziali elettori ci si rivolgesse. Per chi siamo? Quali sono gli avversari? Se questo non è evidente allora gli unici nemici rimangono i partiti, la politica, la magnadora, ma questa è meglio interpretata da Grillo che dal Forum. Naturalmente ho la consapevolezza di parlare da asina, da ultima della classe, ma si sa che in politica talvolta anche gli asini o le galline riescono a volare.
Delusione e sconforto, ok ci sta e non va negato. Ma se un movimento o un partito ha dato il massimo e il meglio di sè per informare la gente, credo che le "bastonate" si potrebbero trasformare, come dici tu Andrea, in "psicoanalisi di una città", d'accordo. Ma una città fine a se stessa non può esserci poichè è composta da cittadini, persone, uomini, donne, ragazzi, ragazze che hanno preferito un andamento opposto al resto d'Italia ed Europa, lo sottolineo per l'ennesima volta! Secondo me i goriziani che non hanno votato (una percentuale comunque alta) ma soprattutto i votanti del "Popolo di Gorizia per Romoli" (che scarsa fantasia ma ahimè premiata) hanno uno spirito conservatore e decisamente con poca voglia di cambiare. Un altro motivo per cui gli elettori di destra hanno votato, secondo me, è stata la mancanza di scendere in piazza e ascoltare i discorsi di una sinistra con argomentazioni interessanti e genuine con dati alla mano (sia a carattere locale che nazionale). Ha vinto quindi ancora una volta la televisione che da sempre è il maggior metodo di controllo delle masse e la mancanza di pensare veramente con la propria testa e soprattutto quella voglia di cambiare che a Gorizia è mancata pesantemente. Cingolani secondo me ha parlato ai cuori delle persone ma non tutti hanno attivo il lobo destro del cervello (non è assolutamente un'offesa sia chiaro!). Però non ci si lamenti sul perchè i giovani scappano dalla città per altre opportunità lavorative ecc… inoltre non si lamentino con destra e sinistra gli astensionisti al voto del 6 e 7 maggio 2012.
Più in basso si cade più in alto si arriverà, ma sarà la gente decidere, magari prima dei prossimi 5 anni del "nuovo" e "vecchio" mandato di Romoli. In ogni caso Auguri per una guida di Gorizia consapevole a favore della gente goriziana.
Buona giornata.
Gorizia è una città gerontocratica. E' sempre stata così. Comandano i vecchi, perchè è vecchia la città. E i vecchi non vogliono cambiare. L'età media è elevata. Io non ho peli sulla lingua, non ho voti da conquistare e allora certe cose voglio dirle. Se scrivo un alettera, un articolo sui diritti civili, il testamento biologicco, le unioni civili. non c'è nessun riscontro, non c'è risposta, non c'è interesse, faccio un afatica bestiale a mettere insieme 200 firme per una petizione sulle unioni civili.
Se invece qualcuno scrive una lettera sui titini e sulla X mas, roba di 70 anni fa che dovrebbe essere già digerita, si scatena una canea di lettere e commenti. E'una citta dovè più importante il passato che il presente o il futuro. Ci sono sempre tentativi e azioni per creare un dormitorio, un posto tranquillo, dove schiere di pensionati aspettano di morire molto riposati. Scusate i toni ma è ciò che penso. Eppoi posso affermare che qui, la crisi, investe solo una fascia non maggioritaria de tessuto sociale. Gorizia praticamente non ha industria, il commerci si è molto ridimensionato, ci sono solo datori di lavoro pubblici (ASL, Poste, un sacco di banche) dove lo stipendio è ancora sicuro (per ora). Inoltre la situazione politica del dopoguerra ci ha regalato schiere di pensionati provenienti dall'esercito, dalla finanza, dalla polizia. Buone pensioni con cui si riesce a vivere ancora bene. Tutto ciò crea un blocco conservatore forte che non intende cambiare. Ma vi pare che il partito Pensionati possa eleggere 3(!) consiglieri con 3(!) preferenze???? Questa è gorizia. Scusate la rudezza ma è ciò che penso!
Lorenzo Cenni, Radicale goriziano
Ok.
Ricordo solo che nel 2002 i cattivoni, alias i partiti secondo molti intellettuali del Forum e dintorni, vinsero le elezioni come c-sx e seppero interpretare la voglia di rinnovamento che la citta' esprimeva.
Nel 2002 il Forum non esisteva. Appunto.
Sibillino il messaggio. Cosa significa? Che è colpa nostra se adesso il centro sinistra non vince? Sarebbe auspicabile un dibattito politico franco e aperto visto che come Forum abbiamo partecipato sia alle primarie sia alla campagna elettorale, smazzandoci ogni giorno, dunque senso di colpa verso Giuseppe zero. Abbiamo fatto invece molti errori politici, di cui discutiamo tra compagni. Appunto.
Il Forum nasce per una forte critica "da sinistra" alla Giunta Brancati.
Lo slancio di questa "forte critica da sinistra" lo porta in Consiglio Comunale a fare opposizione, ma.. non c'è più la sinistra che governa, è arrivato Romoli. Percò non c'è più niente da "criticare da sinistra".
Ed ecco lo squagliamento.. ovvio!
Gente abituata da piccola a criticare la sinistra, quando non c'è più una sinistra da criticare.. che fa? Si squaglia…
Cinque anni di vuota opposizione, tanto che nessuno si ricorda nemmeno la compagine comunale (vedere le preferenze odierne per capire), ed un ex candidato Sindaco che (furbo..) evita perfino di sottoporsi al concreto riscontro..
Dare il voto ad una opposizione che non c'è, non è cosa…
Creare ex novo, nel tempo di una campagna elettorale, una opposizione che aspira a diventare governo è "mission impossible".. lo fa vedere bene il SEL che candida alle primarie uno, e poi elegge per preferenze l'altro..
Ma dove vogliamo andare??!!
Si Bellavite.. ma lo psicologo dovrebbe cominciare dalla sinistra, in questa città.
Che la sinistra goriziana (tutta, compresi noi) debba andare dallo psicologo è proprio vero, a sentire alcuni commenti ai risultati elettorali. "Non è andata poi così male", "si è dimostrato il radicamento nel tessuto goriziano", e così via: il tutto di fronte a un disastro elettorale senza confronti del quale è troppo facile scaricare la responsabilità sul candidato sindaco e di fronte al raggiungimento della soglia del 2,5%. Se fosse stata accettata la proposta di unirsi (anche con l'idv) si sarebbe cerato un soggetto politica forte in grado di soffiare a Romoli l'1,5% necessario per il ballottaggio o almeno di "contare" come primo gruppo politico d'opposizione. Invece non è stato così e sarà interessante capire come potranno accordarsi in consiglio comunale coloro che sostenevano "mai con quelli" o "mai con questi" prima delle elezioni. Si dirà: "tutta invidia" da parte di chi non ha neppure centrato il minimo obiettivo di un consigliere comunale. Può darsi, ma l'impressione è che all'assai striminzito posto al sole si sia sacrificato un nuovo progetto politico (civico e partitico) a sinistra, un segnale alla regione e alla nazione.