In questi giorni è stata resa più visibile la ciclabile di via del San Gabriele applicando sull’asfalto una colorazione color mattone che delimita, appunto, lo spazio riservato alla biciclette. Contestualmente sono stati messi anche nuovi segnali verticali per dare l’indicazione corretta della nuova divisione del marciapiede. Una cosa analoga è stata fatta in una parte del viale Virgilio. E’ senz’altro un passo avanti per le ciclabili goriziane, ma si sarebbe potuto fare uno sforzo in più in questa via. Per prima cosa, alla fine della ciclabile, verso via dei Catterini, manca un passaggio ciclo – pedonale e, sull’incrocio con via Corsica, non c’è quello ciclabile (quello per i pedoni esiste) ed una smussatura dell’alto scalino per trasformarlo in uno scivolo. Infatti, quel tratto di marciapiede, tra via Corsica e via Pellico, è considerato, vista la segnaletica verticale, ad uso promiscuo pedone ciclista, ma l’alto scalino impedisce un comodo superamento del dislivello… Dalla parte opposta, come si vede dalle foto, alla fine della ciclabile – lato numeri dispari – si presenta un muro, il muro dell’ex confine. Per la continuità con le ciclabili di Nova Gorica, sarebbe necessario abbattere quanto basta per far transitare in sicurezza sia il ciclista che il pedone. Oltre a reperire i fondi necessari per l’opera di demolizione, a chi spetterebbe tale compito? Ai comuni contermini? Ai due Ministeri degli Esteri? Necessario fare forse un progetto internazionale (Transfrontaliero Alto Adriatico) sotto l’egida del GECT? NC
piste ciclabili che come in Corso i ciclisti devono condividere con i pedoni mentre il padrone di Gorizia è sempre l'automobilista