Che tipo ‘sto Magnini! Dal punto di vista agonistico, prima delle Olimpiadi sembrava un siluro; anche nella vita privata sembrava andare a cento, da un anno compagno di vita e di allenamento della pluridecorata collega Pellegrini. Ieri, dopo la non entusiasmante staffetta veloce, è stato “beccato” mentre se la prendeva con chi a suo parere non aveva fatto fino in fondo il proprio dovere; oggi, arrivato 19° ed eliminato in batteria, si scatena contro tutto e contro tutti, dando la colpa della débacle al suo fino alla vigilia delle Olimpiadi molto amato allenatore. Quest’ultimo, tal Rossetto, si difende contrattaccando e sostenendo che è troppo difficile seguire contemporaneamente dei campioni come quelli che sono in forze all’Italnuoto. Insomma, il solito gioco dello scarica barile, alla fine di un anno nel quale di tutto i giornali sportivi e scandalistici hanno parlato meno che di allenamenti, fatiche sportive e voglia di conquistare grandi risultati. Che possono arrivare o meno, ma non suscitare reazioni stizzite come quelle cui si è assistito oggi. Insomma, in attesa della prova di Federica Pellegrini sui 200sl e augurandole di non doverne trarre tesoro, l’insegnamento è che “bisogna anche saper perdere”.
In Italia, essendo una colonia, ci si entusiasma per lo sport perchè è l'unico campo dove ci lasciano fare e vincere.
Le magre consolazioni degli italiani.