Dal sito ufficiale della regione FVG. Con tre osservazioni in premessa. 1.Il Gect “Euregio” agisce su un territorio abitato da quasi 6 milioni di persone. 2.Mancano riferimenti territoriali alla Slovenia, la quale non ha riferimenti amministrativi simili alle “regioni”, ma è impossibile non immaginare un coinvolgimento politico dello Stato sloveno sulle decisioni più rilevanti. 3.Per aggiudicarsi i bandi in sede europea ci sarà “concorrenza” – almeno indiretta – fra Gect “euroregionale” e Gect “goriziano”, con risultati prevedibili dal momento che da una parte sono rappresentati circa 6 milioni di abitanti dall’altra circa 73.000! Il Governo italiano ha approvato lo statuto e la convenzione del GECT (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) Euregio Senza Confini tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, autorizzandone la creazione. Il GECT è una struttura composta dalle tre Regioni, volta a creare una governance condivisa dei territori anche in vista della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Il GECT sarà dotato di propri organi e si occuperà di sviluppare progettualità comuni in modo semplificato, attraverso un unico interlocutore per le tre Regioni. Per le sue azioni il GECT sarà dotato di risorse proprie, e la maggior parte dei fondi verranno dai bandi comunitari ai quali il GECT parteciperà. Lo statuto e la convenzione istitutivi sono stati approvati il 16 marzo 2012, nel corso della riunione Trilaterale delle Giunte delle tre Regioni, tenutasi a Trieste. La firma dello statuto e della convenzione approvati dal Governo avverrà a Venezia. Il GECT avrà sede a Trieste. I prossimi passi saranno l’elezione degli organi del GECT e la definizione delle regole di funzionamento, compreso il programma di lavoro. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle relazioni internazionali e alle politiche comunitarie, Elio De Anna, perché con questo passo si conclude una prima importante fase del percorso di creazione del GECT che ha molto impegnato l’Amministrazione regionale. ARC/Com/RED
Fatece largo che passamo noi,
Li giovanotti de 'sta Roma bella.
Semo ragazzi fatti cor pennello,
E le ragazze famo innamorà.
E le ragazze famo innamorà.
Ma che ce frega, ma che ce 'mporta,
Se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua:
E noi je dimo, e noi je famo,
"C'hai messo l'acqua, e nun te pagamo!" ma però,
Noi semo quelli, che j'arisponnemo 'n'coro:
"È mejo er vino de li Castelli
Che questa zozza società".
Ce piacciono li polli, l'abbacchi e le galline,
Perché so' senza spine,
Nun so' come er baccalà.
La società de li magnaccioni,
La società de la gioventù,
A noi ce piace de magnà e beve,
E nun ce piace de lavorà.
Osteee!!
Portace 'n'artro litro,
Che noi se lo bevemo,
E poi j'arisponnemo:
"Embè, embè, che c'è?".
E quando er vino, embè,
Ci'ariva ar gozzo, embè,
Ar gargarozzo, embè,
Ce fa 'n'ficozzo, embè.
Pe' falla corta, pe' falla breve,
Mio caro oste portace da beve,
Da beve, da beve, zan zan.
Ma si pe' caso la socera mòre
Se famo du' spaghetti amatriciana,
Se famo un par de litri a mille gradi,
S'ambriacamo e 'n ce pensamo più
S'ambriacamo e 'n ce pensamo più.
Che ci'arifrega, che ci'arimporta,
Se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua:
E noi je dimo, e noi je famo,
"C'hai messo l'acqua, e nun te pagamo!" ma però,
Noi semo quelli, che j'arisponnemo 'n coro:
"È mejo er vino de li Castelli
Che questa zozza società".
È mejo er vino de li Castelli
Che questa zozza società,
Parapappappaà.
giusto per correttezza: le parole del commento 1 sono di un anonimo romano riprese poi negli anni 60 da gabriella ferri e lando fiorini.
oggi leggiamo che l'"università europea" voluta da Romoli, uno dei progetti più importanti del gectino, non verrà fatta, in compenso anche le università di Udine e Trieste minacciano di andarsene per troppa concorrenza. Insomma, l'ennesima frustrazione per Gorizia. D'altra parte se non riusciamo neanche a far venire la pornostar e a montare un palco per un concerto, figurati un'intero corso universitario.