Ecco un’interessante proposta di Igor Komel, direttore del Kulturni Dom di Gorizia: La stagione culturale si avvia alla conclusione ed è già in pieno atto la preparazione della prossima. La cultura è sempre stata ritenuta fondamentale per la coesione sociale, nell’antica Atene era tenuta talmente in considerazione quale fattore di rafforzamento della democrazia che gli spettatori a volte venivano pagati per partecipare agli spettacoli teatrali. In particolar modo, in questo momento particolarmente critico della società, con i numerosi disoccupati, con la nuova fascia degli esodati, con i giovani in cerca di prima occupazione – e la lista potrebbe ancora essere ulteriormente allungata – la cultura non ci si deve chiudere in se stessa, nel proprio orticello e nelle proprie paure, con gli occhi bendati verso la realtà esterna. Occorre che si ricreino le condizioni affinché la cultura possa ritrovare la consapevolezza del proprio ruolo sociale, come elemento di istruzione e crescita dei cittadini, ma anche come occasione di aggregazione, di superamento della solitudine e della depressione, pungolo a uscire dal proprio guscio e a partecipare attivamente alla vita pubblica… In merito a queste riflessioni sono dell’avviso che i vari enti culturali dell’Isontino, in stretto contatto con le amministrazioni pubbliche (Comuni , Provincia , Regione), potrebbero essere portatori di nuove proposte nella nostra realtà a favore delle fasce più deboli. Il mio pensiero concorda per esempio con la proposta di predisporre un certo numero di abbonamenti “gratuiti” e di biglietti “omaggio” in vista dei vari eventi culturali. In questo modo si potrebbe dimostrare efficacemente quanto la cultura si avvicina alla gente, stimoli l’ aggregazione e anche quanto volentieri la gente si avvicina alla cultura e la sente vicina, parte integrante della società. Sarebbe importante che questa proposta fosse presa in esame, come motivo di dibattito e di riflessione estiva… con la speranza però che non rimanga “estiva”. La cultura, con tutti i suoi valori, è spesso presentata con la “C” maiuscola: certamente il nostro è tempo propizio per la Cultura della C maiuscola…
Mi pare una proposta interessante. Per avvicinare le persone alla cultura è necessario anche che la cultura si avvicini alle persone. Va benissimo il biglietto, ma andrebbe bene anche fare una proposta organica di riflessione sulla storia, locale e nazionale, da proporre durante alcune mattinate, agli studenti in modo che si riallacci il filo totalmente interrotto tra giovani e passato. Guardate che pochi sanno cosa è successo a Piazza Fontana. 4 lezioni sul Novecento italiano supporterebbero insegnanti e alunni e consentirebbero di riflettere sull'oggi. Credo che il Kulturno Dom per il prestigio acquisito, sarebbe un luogo ideale per questo.
Non capisco, propone abbonamenti gratuiti e biglietti omaggio. Quindi vuol dire che kinemax e kulturni o teatro verdi dovrebbero proporre degli spettacoli gratuitamente. Ma allora chi paga gli artisti?
E che bisogno c'è dei comuni e delle province?
oppure mettono loro(comuni e provincia) i soldi per gli abbonamenti e i biglietti omaggio. Ma se è così la conclusione è comunque paga il pubblico perchè i soldi che metterebbero comune e provincia sono quelli delle nostre tasse.