E così, Debora Serracchiani ha sciolto le riserve: sarà la candidata del Pd in vista delle prossime elezioni regionali. Non si può negare che si tratti di una persona che dal punto di vista elettorale “pesa”: alle europee del 2008 nel Collegio Nord Est sopravanzò di un diecimila voti un Berlusconi ancora all’apice della popolarità. Così come non si può negarle un forte appeal mediatico: i frequenti “passaggi” da Fazio e dalla Bignardi le hanno portato una meritata notorietà da volto nuovo e intelligente della politica nazionale e internazionale. Meno evidente è il “segno” lasciato con la sua attività di Deputata Europea; e meno chiare, nel senso che sono da comprendere meglio le posizioni e le proposte politiche come segretaria regionale del Pd e come candidato governatore del Friuli Venezia Giulia. Che faranno adesso Honsell, Bolzonello, Moretton, tanto per citare alcuni nomi di cui molto si è parlato negli scorsi mesi come capaci di “coalizzare” l’intero Centro Sinistra? E che faranno Sel, Federazione della Sinistra e Movimenti civici, imbarazzati tra l’altro dalle posizioni finora espresse dalla candidata in merito a Tav, Terza Corsia dell’A4 e così via? I casi sono tre: a) il ritornello secondo il quale “solo uniti si vince” potrebbe portare a inutili primarie di coalizione dall’esito scontato o più probabilmente a evitarle, offrendo qualche chance in più di vittoria finale alla Serracchiani, ma anche incrementando l’assenteismo di un ampio popolo di Sinistra che non si riconosce nel Pd e alimentando il cosiddetto voto di protesta. b) la presentazione di un candidato “a Sinistra” alternativo alla Serracchiani, destinato con ogni probabilità a non raggiungere il “secondo posto” (quindi un seggio sicuro in Consiglio regionale), potrebbe indebolire fortemente la candidata, ma anche raccogliere un ampio e significativo consenso anche da parte dei “movimenti” civici territoriali. c) la presentazione di un candidato alternativo alla coalizione di centro sinistra da parte dei movimenti civici e delle nuove forze politiche di sinistra (vedi Alba, per esempio, ma anche un accordo con il mondo del “grillismo”) potrebbe essere una proposta dagli sviluppi imprevedibili, foriera di sorprese anche clamorose, dato anche il momento non certo felice dei “partiti” tradizionali la cui stessa esistenza sarà messa in discussione nelle ormai prossime “politiche” del 2013…
se si realizza l'ipotesi a) cioè Serracchiani senza discussione perchè uniti si vince e perchè è una giovane donna che passa da fazio, ma vuole la tav e la terza corsia, l'ampia area dell'astensionismo avrà una persona in più, quote rosa o non quote rosa.
Sospiro di sollievo, non ne potevamo più di quest'incertezza (io personalmente ho passato notti in sonni nell'attesa della rivelazione del quarto segreto di Fatima!), adesso, finalmente, conosciamo l'identità del candidato alla carica di governatore della regione: donna, giovane, attualmente parlamentare europea, milita nelle file del PD, ha ricevuto l'investitura dalla segreteria del partito, che ha deciso di lanciarla nell'agone delle prossime elezioni regionali come migliore opzione, in grado di raccogliere attorno al suo nome un ampio consenso ( e se lo dicono quelli del PD possiamo stare sicuri, sono esperti nell'azzeccare candidati vincenti per primarie ed elezioni!!!) ed ha ottenuto pure la legittimazione mediatica dei salotti radical-chic della tv (con tutto il rispetto per Fazio e Bignardi) , ma cosa vogliamo di più dalla vita? Anna V.
I "cespugli" si alleneano e chiedono il programma della S., insomma il solito schema politico. L'unica discriminante è non avere l'udc,dopodichè su tav e terza corsia va bene. Oggi nuovamente allarme economico, cure che non servono a nulla, ma grande coalizione per salvare il paese. Prevedo un astensionismo da record. Se Grillo presenta un candidato appena accettabile, il gioco sarà molto diverso