Il caso del presidente dell’ISIG solleva un problema che tutti conosciamo: l’occupazione di ogni spazio di potere da parte della classe dirigente. E’ interessante notare questo: dalla fine della guerra ad oggi, l’allora DC crea una intera società a sua immagine e somiglianza e per società intendo: gruppi sportivi, cori, compagnie filodrammatiche, circoli cinematografici, insomma un tessuto interamente finanziato dal partito che doveva difendere l’italianità della città e a cui il Ministero dell’Interno e l’Ufficio Zone di Confine non negavano nulla.Adesso sono passati quasi 70 anni e tutto è rimasto come prima. Il presidente dell’ISIG – al di là delle competenze personali – ha la fondamentale caratteristica di essere in quota UDC e questo fa la differenza rispetto ad altro candidato ugualmente titolato. Si dirà che questa pratica di spartizione del potere va avanti da sempre e che non è solo caratteristica del centro destra. Certo, ma forse è il caso di dire che così non si può più andare avanti e che la situazione è insopportabile, anche perchè i partiti non rappresentano più un selezionatore adeguato di classe dirigente. Questo andazzo di essere amici dei potenti costringe i giovani al conformismo o alla ribellione. Quando si dice che a Gorizia manca lavoro, non pensiamo solo alle fabbriche. Qui uno studente brillante e motivato o si aggrega al carrozzone o se ne va. E magari l’occupazione di tutti i posti disponibili di tutte le strutture esistenti da oltre mezzo secolo è il motivo del perpetuarsi del potere dei soliti notabili cittadini. adg
Sacrosanta verità! L'ISIG del resto da sempre lodato negli ambienti dell'università (SID) è un circolo chiuso di pochi privilegiati, che non ho mai capito cosa in realtà faccia! Non lo sanno neppure loro…
La cosa che fa male è che nonostante tutta la retorica contro i carrozzoni nulla viene fatto. Serve solo per chiudere alcuni e convogliare i soldi risparmiati aprendone altri.
Un pò come è successo per la politica con tangentopoli.
Entusiasticamente abbiamo salutato la distruzione dei vecchi partiti per ritovarci dei nuovi pariti che rubano come, se non più di prima e però non fanno neanche una politica sociale. Comunque è responsabilità dei cittadini italiani che subiscono passivam,ente tutto quello che gli capita. Dal 1922…
Almeno quelli di prima si preoccuopavano del potere d'aquisto degli italiani e del problema occupazionale.
In epoca di risparmi coatti per i lavoratori, il sindaco della città non vuole accorpare il cda dell'ISIG con quello del Consorzio Universitario perchè "si farebbe confusione". Di che? Un cda unico non riesce a seguire l'attività di questi due enti? In questo modo si perdono 50.000 euro che di questi tempi sono molto utili per altri bisogni goriziani, sotto gli occhi di tutti. La confusione sta solo invece in questo fatto; che invece di guardare SOLO alle competenze si guarda ai padrini politici dei candidati, così non occorre neanche fare campagna elettorale sfondandosi le scarpe: basta passare a ritirare gli utili investiti nei sottoboschi, anche culturali, della politica nostrana.
Già che ci siamo, dopo l'articolo sul Piccolo della università CIELS con sede legale all'ISIG, ma tra poco ospitata nella prestigiosa villa Ritter, diamoci un'occhiatina più a fondo. Di questi tempi è meglio controllare una volta di più che una di meno.