La vicenda Pussy Riot, la punk band più scandalosa del momento, fa pensare. L’incredibile condanna porta le tre donne russe ai vertici della notorietà e solidarietà mondiale e Putin, l’amico di Berlusconi, ai minimi storici della considerazione internazionale. Non ne esce bene neppure il vertice della chiesa ortodossa russa, che invoca clemenza solo dopo una sentenza che di fatto si configura come un “piacere” alla gerarchia ecclesiastica autocefala. Non se ne è parlato molto, ma non è neppure accettabile il livello al quale il gruppo femminista Femen (in altre occasioni ben più simpatico ed efficace) ha portato la protesta, distruggendo davanti alle telecamere una croce monumento alle vittime dello stalinismo: lo sfregio alla libertà di coscienza perpertato dal tribunale di Mosca contestato con un inutile sfregio alla coscienza di milioni di credenti. E’ un monito a ogni “Chiesa di Stato”; ogni volta che i se-dicenti discepoli di Gesù vogliono difendere il proprio ruolo nella società, finiscono per diventare servi del Potere di turno e oggetto di astio da parte degli oppositori: guadagneranno qualche privilegio (per portare qualche esempio “nostrano” l’8 per mille distribuito sulla base dell’intero gettito e non su quella dei soli sottoscrittori, l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche “condizionato” dall’avvallo dell’autorità ecclesiastica, le esenzioni dall’ici e dall’imu…), ma perderanno la potenza impagabile dell’autorità spirituale. Ogni volta che essi “perderanno la propria vita” per la causa del vangelo (amore, nonviolenza attiva, perdono incondizionato, accoglienza senza confini, ecc.) potranno anche andare incontro a derisioni e persecuzioni da parte del Padrone del momento, ma saranno riconosciuti portatori di una forza morale e di un annuncio di speranza incrollabile.
Scusa, ma se un gruppo (autonominatosi "rivolta della figa") fosse andato in una chiesa di qualsiasi nazione civile del mondo (e quindi escludo l'Italia…) a fare casino (perchè di puro casino si tratta: guardatevi il video: http://youtu.be/NYzlaBPCM6c ) sarebbe stato (giustamente) arrestato.
Ed in qualsiasi nazione civile del mondo (e quindi escludo l'Italia…) sarebbe stato (giustamente) condannato.
e le "rivolta della figa" sono state condannate, osservo, al minimo della pena previsto per quel reato.
Certo, in Italia gli sarebbe probabilmente andata meglio, e non sarebbero state condannate… ma non so se questo sarebbe stato un bene.
ciao Franz
Concordo con Franz.
se sono in buona fede non fanno altro che testimoniare l'imbarbarimento della nostra società.(non metto piede in chiesa da una vita quindi il mio non è un giudizio da credente ma semplicemente una questione di buon gusto).
se sono in malafede(pagate da qualcuno) a maggior ragione il processo è stato corretto.
Quello che sbagliano Russia e Cina è fare questi processi che poi vengono usati dai mass media occidentali per trasformare qualsiasi pazzo in martire.(poi ovviamente del sud-africa dove la polizia ha ucciso 30 operai che protestavano tutti zitti.
La soluzione sarebbe molto semplice: caricare le "rivolta della figa" su un bel volo per gli USA. Loro li creano che loro se li tengano.
La libertà d'espressione va in ogni caso salvaguardata, anche quella di sparare cazzate: basta sintonizzarsi su certi programmi televisivi, ascoltare le dichiarazioni in libertà di tanti nostri autorevoli politici o aprire certi giornali per rendersene conto, è il prezzo della democrazia e certamente non possiamo rinunciare alle conquiste ottenute negando la libertà d'espressione ai cretini, ai violenti, ai razzisti, ai fanatici e via elencando. Personalmente non mi appassiona il gran dibattere di questi giorni intorno a questa vicenda – mi fa specie che tre ragazzette definite "artiste" siano destinatarie di tanta attenzione e solidarietà da parte di tutta una schiera di personaggi del mondo della musica che personalmente stimavo ed apprezzavo, tipo Sting, che però nel contempo accetta di suonare ad un concerto in onore della sorella di Putin! – i motivi per indignarsi sono altri ed esistono al mondo casi di libertà di pensiero e d'opinione violata decisamente più meritevoli di attenzione. Mi riferisco ai numerosi casi di dissidenti, QUELLI VERI, incarcerati in diversi paesi a regime non democratico, per motivi di ben altro spessore culturale, (ma anche, ahinoi, molte voci di intelligente e libero dissenso imbavagliate pure nei paesi dell'Occidente cosiddetto democratico), oppure – ed in questo concordo con VICO – l'ultima vergognosa strage di minatori in Sudafrica, o le tante analoghe situazioni di negazione non solo della libertà di opinione ed espressione, ma addirittura del diritto di vivere una vita dignitosa: la "rivolta della figa" evidentemente "tira" più della "rivolta degli schiavi". Non ho notizia di dichiarazioni, proteste o azioni di solidarietà degli stessi personaggi famosi a favore dei minatori sudafricani, ma forse non leggo i giornali giusti… Anna V.
Sul canale francese france 24 che vediamo da quando abbiamo il digitale ne parlano parecchio di quello che è successo in Sud Africa.(si parla di crisi del modello sociale sud africano)
Sui nostri nulla.
Comunque ormai mi sono rassegnato al futuro da colonia di serie F(ai tempi della prima repubblica almeno eravamo colonia di serie A) che l'Italia ha deciso di imboccare.