Un dato interessante ads sui quotidiani italiani. E’ quello più aggiornato, anche se riferito al 2007, e dimostra quello che molti hanno già da tempo rilevato: uno degli effetti del finanziamento pubblico “a pioggia” della carta stampata rende più conveniente realizzare più copie e gettarle al macero che gestire oculatamente le previsioni di vendita. Qualche esempio? Il Corriere della Sera stampava nel 2007 oltre 825.000 copie, 161mila delle quali venivano rese (intorno al 20%); Il Giornale stampava 305mila copie e ne riceveva in resa 101.000 (circa il 33%, due giornali sì, uno no!); Libero realizzava un 232mila di stampa contro 102.000 di resa (ci si avvicina all’uno a uno!); L’Unità su 126mila copie stampate riscontrava una resa di 73.000 (qui si arriva intorno al 60%!);Avvenire pubblicava 150mila copie, circa 50mila erano rese. Fa un certo effetto pensare ai milioni di giornali che finiscono ogni giorno al macero. E nonostante tutti questi “numeri” l’Italia naviga in posizioni poco onorevoli di metà classifica nella lista mondiale in rapporto alla garanzia della “libertà di stampa”…
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Joel
JHouston791@gmail.com
aiuto! Sono arrivati gli yankee!
Uauh!!! Stiamo travalicando gli angusti confini locali, ma vi rendete conto?!? O magari è solo una burla? Se non lo è, dovremo rispolverare tutti il nostro ammuffito inglese per tenere i contatti con il lettore d'Oltreoceano!!! Comunque, riguardo ai finanziamenti pubblici ai quotidiani è una storia vecchia e risaputa, l'importante è far vedere che si ha una certa tiratura: se poi di quelle centinaia di migliaia di copie solo la metà – a volte anche meno – vengono effettivamente vendute ed il resto viene gentilmente "omaggiato" su treni, aerei, negli alberghi, nei luoghi pubblici più disparati, o mandato al macero poco importa, ci pensa il Governo di turno a far arrivare i contributi e salvare il culo agli editori delle solite testate. Sull'argomento suggerisco la lettura dell'articolo di Guido Scorza sul Fatto Quotidiano del 14 maggio scorso, intitolato "Il Governo perde il pelo ma non il vizio", interessante! Anna V.
In realtà i problema è reale, ma non interessa certo la stampa, è qualcosa di decisamente più complesso.