Cosa pensano Serracchiani e Tondo del futuro dell’Azienda Sanitaria Isontina? Cosa accadrà se – come tutto lascia intendere, dal momento che sembrano su posizioni opposte anche i referenti regionali dei partiti i cui rappresentanti locali si battono per la salvaguardia – alla fine “passerà” la cancellazione? Queste sono le domande chiave, ben più determinanti dell’ennesima proposta di “difesa” della quale si parla sui quotidiani odierni. La Conferenza dei sindaci della Provincia di Gorizia approva infatti un documento molto simile – secondo il capogruppo Pd in Consiglio Comunale – a quello proposto qualche settimana fa dal centro sinistra di Gorizia e non votato per schermaglie della maggioranza. Non è certo il primo scritto di questo genere, normalmente quando non si sa più che pesci pigliare si costituiscono commissioni e si sottoscrivono documenti… E se otterrà lo stesso prevedibile risultato dei precedenti? Romoli e Altran guideranno sit-in in piazza Unità, moti di protesta culminanti nell’astensione generale dal voto (peraltro in ogni caso probabile, ma per tutt’altri motivi…), catene umane da Gorizia a Trieste? Oppure saranno i primi firmatari di un nuovo ulteriore documento da inviare ai quotidiani, della serie “can che abbaia non morde”?
La Serracchiani è la pietra tombale su qualsiasi possibilità di alternativa all'esistente.
E gli altri si accodano invocando " il programma" e l'intervento della "società civile" nelle liste a suo sostegno.