La Provincia di Gorizia ha approvato il piano delle ciclabili provinciali, che avrà come dorsale il fiume Isonzo. Su questa direttrice, utilizzando strade di campagna, capezzagne ed altri tracciati rimodellati in funzione cicloescursionistica, verranno collegate le realtà esistenti come le ciclabili del Collio, quelle della zona di Dolegna e di Aquileia-Grado-Fossalon. Su quest’ultime, è già stato finanziato il tratto che collega punta Sdobba (Foce dell’Isonzo) con la rete ciclabile monfalconese sino alla fine della provincia di Gorizia verso quella di Trieste. Anche questo tratto verrà collegato a quella dell’Isonzo, che non vuole fermarsi all’ingresso del fiume in Italia (a Gorizia sarà pertinenza del comune trovare il giusto tracciato) ma collegarsi anche con la parte slovena del tracciato. Dal gulasch al boreto di pesce e anche, come coniugare sia le due sponde dell’Isonzo, che per storia e cultura sono differenti tra di loro, sia per fare un percorso che parte dal nord della Slovenia fino a Grado. Tracciato che offra un turista l’opportunità di scoprire zone di incomparabile bellezza e porti nuove economie ai potenziali operatori del/dei tracciati, come alloggi, ristori, musei. L’idea è quella di riproporre quanto esiste già sulla San Candido – Lienz, ovvero una pista con una serie di punti informativi e di servizio per il ciclista e, in un futuro, anche la possibilità di integrare il trasporto bici/mezzo pubblico. Sarebbe auspicabile che, pur non entrando nel merito tecnico, possano essere coinvolte alla realizzazione anche associazioni ambientaliste/cicloescursionitiche sia per apportare conoscenze naturalistiche ambientali di ciò che si può trovare sul percorso (cartellonistica) che per fornire indicazioni su ciò che un ciclista possa avere necessità. Nevio Costanzo
Dal gulasch al boreto, ma non dimentichiamoci anche dalla birra al vino!!!