Mentre tracollano la produzione, l’occupazione e i consumi, mentre Monti veleggia praticamente indisturbato sul mare del capitalismo finanziario… Berlusconi in crociera “minaccia” il suo ritorno, Bersani ritrova nel satrapo di Arcore il suo principale argomento politico, Casini cerca di capire da che parte gli conviene stare e la sinistra di quello che fu lo schieramento di Prodi e di Illy continua il suo lungo processo di disgregazione. In queste condizioni è molto difficile capire: a) quali saranno le priorità alle quali gli “eletti” a livello nazionale e regionale si applicheranno; b) quali differenze ci siano tra i programmi già ora in parte delineati del centro sinistra e quelli del centro destra (l'”appoggio” di Alfano e Berlusconi a Renzi la dice lunga…); c) quali “alleanze” saranno codificate nel prossimo futuro. In particolare, in Fvg la situazione riscontra che il pd ha già piazzato il proprio candidato “costringendo” di fatto tutti a confrontarsi con la Serracchiani; alla sua sinistra c’è chi sostiene “solo uniti si vince” (dogma peraltro smentito spesso dalle recenti tornate elettorali) e chi invece “uniti si avvantaggia l’astensionismo” (questi ultimi consapevoli dell’estrema debolezza di ciascuno dei gruppi della sinistra frammentata); alla sua destra l’Udc di Zappalà gira la testa di qua e di là per comprendere chi offre di più. Insomma, un bel rompicapo… O meglio un brutto rompicapo nel momento in cui la barca sta affondando e ci sarebbe tanto bisogno di idee, volti e schieramenti veramente nuovi.
Ieri sul Piccolo c'era un passaggio di un articolo di Paolo Rumiz che racconta di un consigliere regionale che si abbatte su un divano confidandosi. Dice che il 90% degli eletti nel consesso pensano solo a come esserlo di nuovo. Oggi si vede la scarsa capacità legislativa della regione che invece dà incarichi alla grande. Sento che molti voteranno Grillo perchè sperano così di dare una spallata alla politica. Ma Grillo è in grado di cambiare qualcosa davvero? Personalmente diserterò la cabina elettorale, se qualcosa non cambia, ma i tempi sembrano ormai molto stretti.
Nel nuovo giornale di Telese Pubblico Maurizio Landini dice alcune cose su centro sinistra, primarie, ecc, del tutto per me condivisibili. Che ne pensate? Potete guardare dal sito l'intervista