Sopra: La croce di Teodosio a Vrhpolje. Sotto: La piana del Vipacco/Vipava dove si è svolta la battaglia
Ricorre tra oggi e domani il 1618° anniversario della “battaglia della bora”. Sembra che tra il 5 e il 6 settembre 394 gli eserciti contrapposti dell’imperatore Teodosio e dell’usurpatore (dal punto di vista dei vincitori) Eugenio si siano scontrati nei pressi di Vrhpolje, nell’alta valle del Vipacco /Vipava. La vittoria del “cristianissimo” Teodosio, aiutata secondo la tradizione dalle improvvise violente folate di bora, segna l’estensione dell’editto di Tessalonica (381) a tutto l’Impero: con esso il cristianesimo “niceno” viene imposto come religione ufficiale. La Chiesa, perseguitata fino a Costantino, liberamente inserita nella struttura fino al 380, dal 394 in poi si identificherà sempre più con il potere imperiale. Fino ai nostri giorni, a partire da un evento storico accaduto a una manciata di chilometri da Gorizia!
La triste e angosciosa religione cristiana portatrice del cattivo rapporto uomo – natura che sostituisce la gioiosa religione greco-romana che insegnava l'umiltà e il rispetto nei confronti della natura e degli altri.
Come sempre Gorizia è al centro di fatti storici cupi.