E’ un po’ che non si parla degli ascensori al castello. Per questo l’informazione di servizio offerta dall’artistico cancello (da domani, 3 ottobre, galleria Bombi sarà chiusa) offre l’occasione di tornare sull’argomento. Presumendo che i giorni lavorativi in un anno siano almeno 230, la fine dei lavori di ristrutturazione della Galleria e di costruzione dei famigerati ascensori al Castello, dovrebbe essere prevista al massimo entro il mese di marzo 2013. Anche senza essere tecnici iperspecializzati, basta dare un’occhiata ai cantieri per presumere che tale scadenza non sarà rispettata; dal momento che i motivi dei vari “blocchi” sono da ricercare anche in “imprevisti” in realtà prevedibili (giusto per portare qualche esempio, mancanza di documenti relativi alla valutazione ambientale, ritrovamento di resti archeologici, casetta vincolata da demolire per far passare i mezzi, quantità di reperti bellici da bonificare, ecc.), c’è da domandarsi se i costi rientreranno in quelli preventivati e – in probabile caso negativo – se, con i tempi che corrono, sarà possibile reperire nuovi finanziamenti ad hoc. Appare sempre più probabile che l'”impresa” degli ascensori al castello finirà nell’archivio delle incompiute cattedrali del deserto, le cui malinconiche reliquie contribuiranno a sbizzarrire la fantasia degli archeologi del prossimo millennio. Se invece il lavoro sarà portato a termine, restano inevase le domande di sempre: a quanto ammonteranno i costi di gestione? Quale rapporto tra costi e benefici in chiave di ricaduta turistica? Che fine farà galleria Bombi?
Una delle tante incomprensibili cose della città è il silenzio di tutti su questo scandalo, che insieme ad altri, il Conference Center di Gorizia, sembrano caduti nel dimenticatoio. Soldi pubblici che lievitano, mancanza di trasparenza sui conti, sui costi di gestione, blocchi dei lavori ed un'unica realtà sotto gli occhi di tutti: la devastazione della collina del Castello. Fare opposizione significa non dare requie su questioni, come era stata quella dell'ospedale, su cui i denari dei contribuenti sono spesi senza rendiconto.
Sarebbe bello in effetti procedere alla stesura di una sorta di libro bianco che racconti un po' le scelte politiche di questi anni e le documenti con un lavoro di archivio sulle delibere, su chi ha voluto l'ascensore, sulle bugie emerse (perdiamo i soldi di piazza Vittoria, avremo convegni a livello internazionale: Israeliani e Palestinesi discuteranno a Gorizia)ecc. ecc. Così magari abbiamo un po' più chiaro come funzionano le cose e tra cinque anni le proposte dell'opposizione non si limiteranno a fumisterie o a libri dei sogni
secondo quanto scritto sul cartellone del cantiere i lavori sarebbero dovuti finire alla fine di aprile 2012 (i giorni 520 previsti si contano a partire dal 23 novembre e sono consecutivi sabati e domeniche comprese)e quindi prima delle scorse elezioni di maggio.
Il nostro candidato la sera prima delle votazioni molto elegantemente ha attaccato Collini non si sa per che cosa e non Romoli per aver sistemato e distrutto la collina in quel modo!
PS