Una giornata importante quella di oggi, per la difesa dei diritti di tutti.
Si inizia alle 9, davanti all’Auditorium di via Roma a Gorizia. E’ in programma la Conferenza Regionale per la minoranza slovena e un folto gruppo di manifestanti si è riunito davanti alla porta: vogliono sensibilizzare sul fatto che il “taglio” alle istituzioni slovene in Italia non soltanto porterà a drammatiche situazioni di disoccupazione, ma anche a un grave impoverimento della cultura del territorio.
Si continua alle 10.30 a Trieste, con la conferenza stampa promossa dai comitati per l’acqua pubblica contro la fusione tra Acegas e Hera, prodromo della Holding del Nord Italia: contemporaneamente è iniziata la raccolta firme per i due referendum sul Lavoro a Trieste. Emilio Molinari e gli altri promotori hanno invitato tutti a dare un segnale di continuità nel percorso che dai Referendum vincenti dello scorso anno su acqua e nucleare, porta all’inizio della nuova avventura indirizzata a ridare dignità al Bene comune lavoro.
E infine un pensiero anche agli amici non umani, con la manifestazione spontanea in piazzale Casa Rossa contro i maltrattamenti e contro l’utilizzo degli animali nei circhi. Oltre cento i presenti, tra i quali tanti giovani, segno di una sensibilità e di un amore alla natura che le “antiche generazioni” devono forse tornare ad imparare.
Giuste rivendicazioni, ma altrettanto andrebbe fatto per la minoranza friulana di gorizia, che è l'unica in pericolo
Ci sono tantissime istanze meritevoli di attenzione e di sostegno, un sacco di iniziative promosse da altrettanti movimenti, associazioni, gruppi politici e non, ma spesso sono isolate, scollegate, indipendenti le une dalle altre. Spesso si ha l'impressione che ognuno si preoccupi solo del proprio orticello, di rappresentare e difendere i propri interessi, a volte addirittura mettendosi in competizione o ridimensionando le battaglie degli altri . Oggi, avendo avuto modo di seguire tre diverse manifestazioni – di cui il post di Andrea ha dato conto – mi sono resa conto che non le avevo sentite da subito affare mio: non avevo dato il giusto peso alle rivendicazioni e alle ragioni della minoranza slovena, con maggiore partecipazione e interesse ho seguito la conferenza stampa dei comitati per l'acqua pubblica, con scarsa convinzione la manifestazione di protesta contro il maltrattamento degli animali nei circhi. Questo mio approccio mi ha portato a riflettere e a pensare che ogni giusta causa dovrebbe essere anche la mia causa, che i diritti e gli interessi di una parte sono anche i miei, che – tanto per fare qualche esempio – occuparsi di diritti umani, di difesa dell'ambiente, dei beni comuni, delle condizioni dei lavoratori, dei bambini o delle donne, di una qualsiasi minoranza, oppure degli animali – ferma restando la mia gerarchia di valori che assegna comunque la priorità alla difesa dei diritti degli esseri umani e delle loro condizioni – sia anche affar mio e che partecipare condividendo le battaglie degli altri possa rafforzare la mia personale battaglia. In fondo ciascuno di noi è parte di una realtà più ampia, la nostra sopravvivenza dipende dalla natura, dall'ambiente in cui viviamo e la sua sopravvivenza dipende da noi, dal modo in cui lo rispettiamo e ne abbiamo cura, i destini degli esseri umani e delle altre forme di vita sulla terra sono interdipendenti, legati a doppio filo, ci si salva insieme o non ci si salva per niente. Anna V.
Io provo umana pietà anche per i lavoratori del circo che hanno una vita molto dura. Francamente non riesco a vedere solo la sofferenza degli animali ma anche la loro.