Il senso del tempo, il senso delle cose. E’ l’avvincente titolo di Cormonslibri 2012, in programma dal 29 novembre al 16 dicembre, i cui contenuti saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 21 alle 11 presso il Comune di Cormons. Senza anticipare il “cartello” che si sa già incredibilmente denso di incontri, ci sono subito da sottolineare due aspetti importanti. Il primo è quello delle risorse finanziarie: gli organizzatori hanno portato a Cormons un’iniziativa di altissima qualità, in grado di attrarre un pubblico vario e internazionale, con una spesa relativamente irrisoria. Sono dati pubblici e si attende la presentazione del “libretto” per trarre qualche somma. Basti ricordare che nei sette anni precedenti la rassegna, che non ha nulla da invidiare alle più propagandate “sorelle” nei capoluoghi regionali, ha richiesto investimenti fino al 90% in meno… In secondo luogo è culturalmente appagante l’idea di affiancare ai “nomi” della cultura italiana (da Flores D’Arcais a Corrado Augias, da Fausto Bertinotti a Margherita Hack, tanto per ricordare qualche esempio) quelli del giornalismo e della cultura locale: non si tratta dell’evento fast food da gettare in pasto agli affamati di volti mediatici, ma di un’intelligente sinergia che rende possibili insospettabili incontri e approfondimenti permanenti per la lenta e diuturna crescita globale del territorio. 10 senza dubbio! E il link a fianco per poter scoprire – da mercoledì in poi – i segreti e le proposte di Cormonslibri.
Sono d'accordo: per fare cultura bisogna avere prime le idee. Dissento sul fatto di certi nomi. Per me Fausto Bertinotti non è un nome della cultura italiana. Era nel parterre di Maurizio Costanzo, ha fatto un discorso sulle foibe per nulla storico e ha fatto cadere il governo Prodi. Ciò mi fa dubitare della consistenza del suo QI. adg