Come previsto, Obama succede a se stesso. Bravo, perché con i tempi che corrono non è stato travolto dalla crisi economica e dalla caotica situazione internazionale. Bene, perché ad ascoltare i programmi dello sfidante Romney c’era il rischio di un ritorno al medioevo. Adesso però Barack non ha più alcun freno a mano, non deve temere la non rielezione. Può quindi sfuggire dalle mani e dagli interessi dei suoi potenti elettori e tentare di essere veramente quell’Obama che ci si attendeva dopo la ben più emozionante prima elezione quattro anni fa. E’ il momento di dimostrare il “merito” di un Nobel per la pace, di prendere per mano il sistema democratico e guidarlo non verso il Nuovo Ordine Mondiale, ma verso la guida di un mondo pacificato nella valorizzazione delle sue diversità. Auguri dunque a Obama e agli Stati Uniti. Con un entusiasmo che – come il Nobel – è per il momento preventivo. Ab
Almeno non andremo(forse) contro l'Iran
Bravo Anonimo| Accutissima e argomentata osservazione. Continua così. E magari firma le tue banalità.
dl
Forza Obama,forza!!! Spero che nei prossimi quattro anni dimostri maggiore coraggio e determinazione nel perseguire gli obiettivi di riforma e trasformazione del Paese nella direzione di una maggiore equità sociale, abbozzati nei primi quattro anni del suo mandato, ma spesso dimezzati nei contenuti, anche a causa di una troppo tiepida accoglienza e scarso sostegno da parte del suo stesso partito. Ma soprattutto mi aspetto, come molti credo, che avvii davvero un nuovo corso nelle relazioni internazionali , con una decisa ed irreversibile rinuncia agli interventi armati ed un sempre maggiore e fattivo impegno per una soluzione pacifica dei conflitti, supportato – mi auguro – dal suo partito e dagli organismi internazionali, l'ONU in primo luogo, il cui ruolo va sicuramente rivisto e le cui prerogative e poteri debbono essere riequilibrati e rafforzati. Vai Obama, facci sognare!!! AV