Convinta solidarietà ai venditori goriziani di benzina, tabacchi e quant’altro sia rimasto penalizzato, dalla fine del tempo della zona franca a oggi. Continuando a ritenere che quelle adottate finora siano soluzioni “tampone”, si auspica la realizzazione del “punto franco internazionale”, di qua e di là del vecchio confine. Solo così si potrebbero mantenere in vita i settori in crisi, offrendo inoltre agli acquirenti la possibilità di scegliere – in condizioni di autentico libero mercato – i venditori in Slovenia piuttosto che in Italia… e non in base alla residenza, bensì alla convenienza. Detto questo, si invitano gli esercenti a cambiare i cartelli promozionali: la benzina (con tessera) non è più conveniente “…della Slovenia”, bensì “…che in Slovenia” o “…di quanto lo sia in Slovenia”.
…da questo post i benzinai ne escono "cornuti e mazziati".