La situazione politica nazionale è veramente drammatica. Il ventilato rientro di Berlusconi fa venire i brividi: non soltanto per il calcolo cinico del satrapo di Arcore che evidentemente ha ancora parecchio da “difendere” con lo sciagurato “legittimo impedimento”, ma anche perché il suo ritorno si inserisce in un quadro talmente desolante da offrirgli addirittura qualche chance di vittoria. Allo stato attuale delle cose gli schieramenti principali sembrano tre: il primo, che si potrebbe definire liberista “montista”, sostenuto dalla stampa targata De Benedetti, dovrebbe comprendere il centro “udicciano” di Casini e a questo punto necessariamente il pd di Bersani, se non vuole restare isolato senza una proposta politica vagamente comprensibile; il secondo, liberista radicalmente antimontista, riunirebbe intorno alla figura di un Berlusconi rigenerato da una forte campagna acquisti di canali televisivi, tutti gli scontenti del centro destra e della Lega nonché parte del crescente malumore derivante dal progressivo impoverimento del ceto medio italiano; il terzo polo – a questo punto maggioritario ma non vincente – accomunerebbe le suggestioni antipartitiche dell’iperinformatico internauta Grillo ai del tutto irrisolti malesseri della sinistra sociale che andrebbero invece ad alimentare il prevedibilmente già ampio bacino dell’astensionismo. In questo quadro i numeri assoluti rischiano di contare molto e il giochetto perverso potrebbe funzionare. Con il tracollo definitivo non solo dell’economia e della politica, ma anche di quel minimo di credibilità istituzionale che il governo dei “tecnici Bilderberg” era riuscito a ri-suscitare nel mondo. ab
Dunque, per ab il Pd di Bersani, che non non ha "una proposta politica vagamente credibile", funge da ruota di scorta dell'Udc di Casini a sostegno di un governo liberista in versione "montiana" voluto dai poteri forti.
Sarebbe interesante conoscere il giudizo di ab su quei milioni di italiani che hanno partecipato alle primarie del Pd e che, a rigor di logica, hanno scelto sul nulla, visto che il Pd è privo di una proposta politica vagamente comprensibile. Grillo ha definito l'esperienza dell primarie come una buffonata e una ricorrenza postdatada della "festività dei morti", aspetto il giudizio altrettanto esplicito di ab.
Per ab una propettiva di governo di centrosinistra o di centrodestra sono sostanzialmente la stressa cosa: un governo della cosa pubblica in salsa liberista. con ciò mi ricorda il giudizio di Luigi Pintor sul giovane Busch repubblicano e il maturo Vidal democratico alle elezioni presidenziali usa del 2000: due faccie della stessa medaglia del capitalismo americano o anche il giudizio di Rossana Rossanda sull'equidistanza, se non sulla equivalenza, di una opzione Rutelli o Berlusconi alle elezioni politiche italiane del 2001. Sappiamo tutti,poi, come è andata.
Ab, infine, conia una nuovissima versione del terzo polo, mettendo insieme il demagogo Grillo con la sinistra sociale boccheggiante da anni ad ogni tornata elettorale e con il dilagante qualunquismo dell'astensione. Mah!
A onor del vero ab in conclusione riconosce al governo del Professore di avere almeno recuperato al paese quel minimo di credibilità istituzionale che ci ha evitato la fine della Grecia.
Forse una disamina un po' meno cerchiobottista e più attenta agli accadimenti reali non farebbe male agli amici del Forum.
dl
Uguali Rutelli e Berlusconi!? Vecchia pazza di Rossanda, per fortuna è andato tutto in malora. Il Manifesto sta finalmente chiudendo e ci possiamo godere Eugenio Scalfari! dg
Ben venga l'opinione di dl sugli avvenimenti attuali, in aggiunta ai suoi personali giudizi su tutte le altrui prese di posizione in questo blog… ab (Andrea Bellavite)