Il dibattito politico ruota intorno alla figura di Mario Monti: si candiderà o non si candiderà? Sarà trascinato per la giacca in una delle coalizioni che si vanno formando? Sarà proposto per la presidenza della Repubblica? In pole position nell’interesse mediatico c’è poi Berlusconi che ne spara ogni giorno una più grossa: secondo Lerner è un bluff e prima o poi quelli della “cerchia” di una destra ormai in stato confusionale lo inviteranno a levarsi dai piedi, intanto troneggia sornione sulle pagine dei giornali. Grillo e il suo movimento sembrano sull’orlo di una crisi di nervi, mentre il centro sinistra ormai bersaniano non sa che pesci pigliare, tanto più che le boutades del satrapo arcoreo sembrano favorire una non certo inedita alleanza al centro. Monti, dunque, superMario: esponente autorevole della finanza mondiale, ospite corteggiato dai gestori delle più importanti stanze dei bottoni planetari, inneggiato dalle diplomazie europee, ammirato oltreOceano dove ieri un certo Draghi è stato nominato dal New York Time “umo dell’anno”, appoggiato dalla massoneria e amato dal Vaticano… Sostiene di aver salvato l’Italia dal baratro e ottiene l’applauso di milioni di famiglie in ginocchio sotto il peso della crisi e di “tagli” mai visti; i “grandi” della Terra affermano che ha ridato credibilità a una Nazione umiliata, ma al di là del buon vicinato con Angela Merkel non è dato di sapere quali siano i benefici derivati da tale rinnovato prestigio. Sarà quasi sicuramente lui il protagonista indiscusso dell’imminente convulsa stagione elettorale: l’unica corazzata che riuscirà ad approdare nel porto governativo, dopo aver imbarcato i naufraghi delle fragili piroghe del centro destra e del centro sinistra. A meno che…
"A meno che …" che?
… A meno che non nasca qualcosa di nuovo. Cambiare si può, per esempio. ab
Per capire la politica non basta la laurea: occorre un master. Il Pazzo di Arcore sfiducia Monti e poi lo vuole come premier, ma anche Bersani non scherza: vuole ritagliare per Monti un posto di assoluto prestigio e sarà lui la prima persona che incontrerà dopo aver vinto le elezioni! Dunque una domanda a chi di politica ne mastica: Bersani applicherà o no le ricette di Monti? Intendo pensioni, articolo 18, provatizzazione del welfare e scuola? Risposta chiara ed evangelica: si, si o no, no.