La fallimentare gestione del piano neve comunale è stata attribuita dall’assessore Del Sordi sostanzialmente a una mancanza di personale. In realtà il problema è più ampio e coinvolge anche l’ente provinciale. La domanda impietosa giunge dai “vicini”: come mai a parità di condizioni climatiche, più o meno alla stessa ora dello scorso venerdì la strada Sagrado – Gorizia era simile a quella del Passo Pordoi mentre quella della Valle dell’Isonzo era perfettamente pulita? Come mai sabato mattina tutte le strade e i marciapiedi di Nova Gorica erano tranquillamente percorribili mentre i marciapiedi della centrale via Manzoni della Stara Gorizia sono stati intransitabili fino alla pioggia di oggi?
Hai ragione. A mio avviso anche coloro che sono assistiti (giustamente) dal Comune potrebbero dare la loro disponibilità in situazioni di emergenza. Ad esempio in occasione della neve, se qualcuno in comune sapesse quali anziani vivono al piano terra e non ce la fanno a spalare, oppure come battitori della tombola alla casa di riposo, oppure per piccoli servizi a chi ne ha bisogno. L'assistenza come si è concepita sinora, con denari, pochi, elargiti senza chiedere nulla in cambio, tenendo di continuo la gente in condizione di dipendenza e di non lavoro, non mi è mai andata bene, perchè è strumento di passività e di ricatto. Inoltre mettendo in contatto le persone magari qualcosa di nuovo nasce, se non altro una maggiore conoscenza reciproca. Ma il welfare assistenziale molto spesso produce voto di piccolo scambio, proprio da parte di quegli ultimi che dovrebbero pensare alla società in modo diverso.