Tondo ha dunque consumato il tradimento delle promesse elettorali da lui fatte ai cittadini isontini: il centrodestra ha approvato la legge che cancella l’Azienda sanitaria isontina e l’accorpa a Trieste. L’attuale presidente della Regione 5 anni fa, in campagna elettorale, era venuto nell’Isontino a promettere solennemente che lui non avrebbe mai effettuato questo accorpamento. Che altro serve per squalificare completamente la figura di un politico? Tondo ha preso in giro i cittadini che lo hanno votato, ha chiesto di essere eletto in base a quelle che si sono rivelate delle spudorate bugie. I cittadini, in particolare quelli di centrodestra, che non accettano di essere presi per i fondelli dovrebbero gridare dai tetti: “mai più un voto a Tondo dalla provincia di Gorizia!”.
Non un voto a Gorizia e nell'Isontino per Tondo,Valenti, Razzini e Marin. Le elezioni sono prossime, ricordiamocelo!
E neppure ad altri di Pdl (o come diavolo si chiamerà la lista di Tondo) e Lega Nord.
Il problema è che noi i voti non glieli abbiamo mai dati, ma glieli dà altra gente che evidentemente ha degli interessi a votarli e non credo siano interessi di natura ideologica. Valenti era oltre le 600 preferenze a Gorizia, Romoli ha vinto le elezioni con un centro destra che non esiste più in nessun luogo d'Italia. Non ho sentito ancora parlare di questa anomalia tutta goriziana e se non si capisce perchè, in un paese dove tutti vogliono rottamare, noi abbiamo il sindaco più vecchio d'Italia e la città va in malora, non riusciremo a mandarli a casa mai. Forse c'è una rete di interessi, legami familistici, logiche di clan che impediscono il rinnovamento e questo uccide la città. Bisogna ragionarci tutti insieme, senza logiche di autosufficienza nè supponenza culturale. Un'analisi politica seria sul potere goriziano non è mai stata fatta. dg