Passate le prime feste, il post del 24 dicembre “Rivoluzionari in Parlamento…” richiede qualche precisazione.
1. L'”inviato del blog” è una persona che ha partecipato all’assemblea di “Cambiare si può” a Roma e ha accettato l’invito del coordinatore del blog (cioè il sottoscritto) a scrivere qualche nota di commento. E’ evidente dal testo la condivisione delle prospettive del nuovo movimento, anche se l’obiettivo (raggiunto) della pubblicazione era quello di suscitare una discussione sui contenuti della proposta nazionale.
2. Il blog non è l’organo ufficiale di un partito, bensì un semplice strumento di dialogo e collegamento fra persone che si riconoscono nelle posizioni proposte dall’assemblea settimanale del Forum per Gorizia, ma hanno orientamenti partitici e strategici diversi. Tanto più ciò è vero da quando – venuta meno la rappresentanza in Consiglio Comunale – il percorso del Forum è maggiormente incentrato sulla ricostruzione dei fondamenti culturali di un’azione autenticamente politica.
3. Quanto scritto implica la responsabilità personale e non una sorta di “rappresentanza di gruppo” da parte di chi propone delle riflessioni, sempre firmate o direttamente fatte proprie dal coordinatore per quanto riguarda i post. Auspicabilmente ma non necessariamente firmate – sempre tenendo conto che in caso di diffamazione gli organi competenti facilmente possono risalire agli autori – quelle dedicate al libero commento dei lettori.
4. Il Forum per Gorizia in quanto tale non ha preso alcuna posizione ufficiale riguardo alla situazione politica nazionale o regionale e non fa parte di “Cambiare si può”. Alcuni (tra essi il coordinatore del blog e l’inviato del blog all’assemblea di Roma) hanno deciso di seguire la nascita e gli sviluppi del “movimento”, altri preferiscono orientarsi verso il centro sinistra che sostiene Bersani e la Serracchiani “puntando” su Sel o Pd, altri navigano nel dubbio e cercano di capire meglio la situazione prima di decidere. In altre parole, il Forum per Gorizia – allo stato attuale delle cose – non si schiera a favore degli uni o degli altri, ma ogni persona che si riconosce nel suo percorso politico culturale trova la propria “collocazione” dove ritiene più opportuno. E il blog non può che uscire arricchito da tale discussione.
5. Uno dei pochi vantaggi della situazione è che nessuno può pretendere di avere la verità in tasca. Il che dovrebbe valorizzare la capacità di reciproco ascolto e di competente interlocuzione che ci si attende sia da persone coinvolte da pluridecennale esperienza, sia da new entry in grado di portare freschezza ed entusiasmo.
Andrea Bellavite
Coordinatore (di fatto) del blog
Precisazioni che andavano fatte. Ora tutto è più chiaro. Anche per merito – come dice lo stesso Andrea – della discussione che è seguita all'intervento dell'inviato del blog.
La Anna invece tende sempre a riportare le mie parole gonfiandole alquanto: non sono ossessionato dagli anonimi e non ho detto che sto male a dialogare con loro ma semplicemente che la cosa mi dà fastidio. A' diverso. Per il resto sono anche d'accordo con te, Anna, sul fascino del mistero. No obsession. Ok? ds
Ho sentito ieri la conferenza stampa di Ingroia e non mi è piaciuta. Solo discorsi sulla mafia, che vanno benissimo, ma dentro un contesto che non ho sentito. A parere mio si scontano errori che avevo già segnalato:a) iper valutazione di una scadenza elettorale b) mancata riflessione sull'organizzazione con esaltazione di movimenti e dannazione del partito. Ciò significa sottovalutare quanto la mancanza di un pensiero critico permei tutti e quindi non ci siano A PRIORI i cattivi che stanno nei partiti e i morali che ne stanno fuori c) mancanza di analisi SERIA sulla politica degli ultimi vent'anni del PD, sul suo ruolo, ecc. d) manca totale di un'analisi dello scenario internazionale, dunque provincialismo. Insomma ho dei dubbi seri se votare Ingroia, e comunque continuo a sostenere che il problema politico n.1 è quello di costruire un'organizzazione e una rappresentanza a milioni di lavoratori, non solo rifiutando l'agenda Monti, ma partendo dal discorso sulla politica e sull'economia di Luciano Gallino. (chi non lo ha presente, venga ad alfabetizzarsi con il Forum) adg