A me sembra che questo personaggio dica cose interessanti e che soprattutto le sue parole corrispondano alla forza di una straordinaria e innovativa idea imprenditoriale. Consiglio di “ritagliare” un quarto d’ora e di ascoltare (o leggere il “sottotitolato” italiano), perché ciò che afferma in relazione alla cooperazione può valere anche per una realtà come quella goriziana, dove ciò che non sono mancati i soldi, ma la capacità di ascolto e di relazione fra coloro che vivono sullo stesso territorio internazionale.
ab
http://www.ted.com/talks/ernesto_sirolli_want_to_help_someone_shut_up_and_listen.html
Davvero interessantissimo, soprattutto nell'impostazione. Condivido particolarmente la necessità di abbandonare "atteggiamenti da missionario" e rovesciare la prospettiva e l'approccio metodologico di ogni iniziativa che abbia la pretesa di offrire "aiuto" o sostegno a categorie svantaggiate, quindi un possibile nuovo punto di partenza anche per il nostro welfare: non semplicemente distribuire sussidi di qualsivoglia natura per arginare fame, povertà, mancanza di lavoro o altre forme di svantaggio (denaro, alimenti, medicinali, capi di abbigliamento, quaderni, libri ecc.), ma fornire alle persone in condizione di svantaggio gli strumenti per emanciparsi realmente da quella condizione con le proprie forze, i propri tempi, le proprie priorità, mettendole cioè in grado di lavorare e costruire con le proprie mani il loro riscatto. Ho trovato inoltre nel suo discorso elementi di analogia con l'esperienza imprenditoriale delle persone e delle aziende che aderiscono al modello del movimento per l'economia del bene comune. Assolutamente da riprendere, opportuno confrontarsi sugli argomenti proposti: l'esperienza ed i progetti già avviati e realizzati da queste persone possono offrire ispirazione, utili spunti e suggerimenti anche per la realizzazione dei nostri progetti. Grazie Andrea per la segnalazione. Anna V,