perché non ero comunista.
e io non dissi nulla
perché non ero socialdemocratico
e io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.
e io non dissi nulla
perché non ero ebreo.
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
Il Blog del Forum Gorizia
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Poesia quanto mai valida per la nostra nazione. Leggersi i libri sugli intellettuali italiani che, quando vedono la marcia su Roma, l'occupazione dellì'Africa, le leggi razziali, vestono l'orbace e plaudono al duce, sempre con il mezzo sorrisetto di chi si piega, ma con ironia, come se non ci credesse sino in fondo. E' sconsolante pensare che di persone come Antonio Gramsci ce ne sono state veramente pochissime. GUARDARSI DAGLI INTELLETTUALI, RIPETO: GUARDARSI DAGLI INTELLETTUALI
Illuminante, sollecita la coscienza di ciascuno di noi ed è una spina nel fianco per tutti coloro che pensano che non sia mai affar loro ciò che accade ad altri, un pungolo per la colpevole viltà di chi si chiama fuori da ogni tragedia che non lo riguardi direttamente: quante violenze e violazioni della libertà e dignità umana avvengono quotidianamente, spesso sotto gli occhi di tutti e nell'indifferenza generale? Nel 2013 siamo ancora qui a ricordare per non dimenticare, per non farci risucchiare nell'infido vortice dell'ignavia, dell'abitudine a pensare "io non c'entro", della sottovalutazione della pericolosità di certi fenomeni, del tacito consenso: nel silenzio delle coscienze addormentate ancora oggi e ogni giorno si consumano tragedie immani. PERDONATECI, PERDONATECI, PERDONATECI. Anna V.
Il perdono dovrebbero chiederlo quelli che votano Berlusconi.I comunisti che non erano in Francia sono finiti o in Risiera, o all'Ispettorato Speciale di PS, o in Coroneo o in Villa Triste o nei lager. Se uno a scuola si addormentasse davanti al testimone che parla del lager sarebbe rimbrottato severamente. Da noi B. dice strombolotti e poi dorme in prima fila e c'è gente che lo ha votato per 20 anni! Non voglio più sentire parlare di democrazia, cittadinanza, politica dal basso. QUando guardo in basso lo faccio per non pestare merde, poi mi accorgo che camminano insieme a me e mi comandano.
B., maestro della finzione e mago del rovesciamento della verità, anche di quella storica, non merita commenti, spiace solo constatare giorno dopo giorno che la stampa intera, italiana ed estera, riserva fin troppo spazio alle dichiarazioni di una persona simile (non si potrebbe oscurarlo?) Tornando al discorso iniziale, per quello che è accaduto più di sessant'anni fa non possiamo più fare nulla, se non rinnovare la nostra pietà, onorare la memoria delle vittime e vigilare perché non accada più, ma contro le ingiustizie, le violenze e i soprusi, le palesi violazioni della legge e dei diritti dei giorni nostri, spesso molto vicine a noi, possiamo ancora intervenire e mobilitarci, impegnando le nostre energie e facendoci carico almeno di quella piccola porzione che le nostre spalle sono in grado di reggere. Anna V.